[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-06-2023]
Sono ormai mesi che l'Unione Europea è al lavoro sul ritorno delle batterie rimovibili in smartphone e cellulari, possibilità che consentirebbe di allungare la vita utile dei dispositivi e ridurre i rifiuti elettronici.
Un nuovo passo in questa direzione è stato fatto pochi giorni fa, quando il Parlamento Europeo ha approvato - con 587 voti a favore, 9 contrari e 20 astenuti - la revisione delle regole sulle batterie.
All'interno del testo approvato, accanto a varie imposizioni ideate per ridurre le possibilità di inquinamento, è chiaramente elencata l'introduzione dell'obbligo di «progettare le batterie portatili nei dispositivi in maniera tale da consentire agli utenti di rimuoverle e sostituirle da sé con facilità».
All'inizio dell'era dei cellulari, e anche nei primi tempi dell'era degli smartphone, era già così. Poi i produttori hanno pressoché tutti deciso di creare soltanto dispositivi con batterie integrate e non rimovibili, sostenendo che in questo modo si ottiene una migliore organizzazione degli spazi ai fini della disposizione di vari componenti e si possono realizzare apparecchi più sottili nonché completamente impermeabili.
Ora che il Parlamento Europeo s'è espresso, tocca al Consiglio dell'Unione Europea avallare il medesimo testo votato a Strasburgo; solo a quel punto ci potrà essere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea e la norma entrerà in vigore.
Aspettiamoci d'altra parte le proteste da parte dei diversi produttori, che si troveranno - come già capitato - di fronte a un bivio: se proprio dovranno cedere ai dettami della UE, lamenteranno la necessità di creare due modelli diversi (l'uno, magari più costoso, con batterie rimovibili per l'Europa, e l'altro senza per il resto del mondo), oppure dovranno rassegnarsi a introdurre le batterie rimovibili per l'intero globo.
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