O almeno lo faceva fino all'arrivo dell'attuale dirigente, che ha imposto un cambiamento radicale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-03-2024]
Un'auto da Formula 1 costa - si stima, perché le varie Case automobilistiche non forniscono troppi dettagli in merito - intorno ai 15 milioni di euro ed è costituita da migliaia di parti.
Si potrebbe quindi essere portati a pensare che per progettare con accuratezza e precisione un veicolo del genere, all'avanguardia dal punto di vista tecnologico, si sia aiutati da un software egualmente evoluto.
Nel caso della Williams, per lo meno sino all'arrivo di James Vowles all'inizio dello scorso anno le cose non stavano esattamente così.
Non appena prese le redini della scuderia, Vowles si rese conto che per gestire i circa 20.000 componenti che formavano l'auto veniva usato un singolo, enorme, complicato foglio di calcolo Excel. E un mare di email per coordinare i vari team.
Orripilato, Vowles si accorse che il foglio - usato non semplicemente per elencare i componenti, ma anche per tenere traccia con scarso successo di che cosa andava ordinato, o restituito, o riesaminato e via di seguito - era «impossibile da navigare e da aggiornare», e arrivò rapidamente a definirlo «uno scherzo».
«Quando si raggiunge un tale livello di complessità» - commentò Vowles davanti al disastro - «il foglio Excel getta la spugna, e gli esseri umani fanno lo stesso. Ed è esattamente questo il punto in cui ci troviamo».
Vowles ordinò l'immediato pensionamento di Excel in favore di una nuova soluzione, che venne poi adoperata per progettare la vettura per il campionato successivo (l'attuale FW46), dando il via a un lavoro estremamente faticoso e costoso, ma anche assolutamente necessario.
Ora che le cose hanno ripreso a marciare e il foglio di calcolo è solo un ricordo, Vowles può liberamente esprimersi sulla faccenda, sottolineando come gli anni di affidamento a una tecnologia non adatta a quello scopo facciano ancora sentire il loro peso: «Adesso i processi sono più strutturati. Ma non siamo ancora arrivati a un livello adeguato. Ancora proprio non ci siamo».
Tutto ciò può spiegare le avverse fortune della Williams negli anni recenti, ma la scuderia britannica non è la sola ad aver chiesto a Excel un sostanziale aiuto nel progettare le auto: nel 2017 Sebastian Anthony, appena entrato in Renault, si trovò davanti a un foglio di calcolo lungo 77.000 righe.
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