Inetpub risolve davvero un bug, ma allo stesso tempo genera una nuova falla.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-04-2025]
Non è ancora finita la storia della cartella inetpub creata dall'aggiornamento di sicurezza per Windows 11 dell'aprile 2025, pensato per risolvere la vulnerabilità CVE-2025-21204.
Microsoft ha raccomandato di non toccarla, poiché la sua presenza migliorerebbe la sicurezza del sistema operativo, ma a quanto sostiene l'esperto di sicurezza Kevin Beaumont, in realtà essa crea un nuovo problema.
La vulnerabilità originale, CVE-2025-21204, era una falla nel Windows Update Stack che consentiva di sfruttare una risoluzione impropria dei link simbolici per elevare i propri privilegi fino al livello SYSTEM.
Per mitigare il problema, Microsoft ha deciso di creare preventivamente la cartella C:\inetpub su tutti i sistemi Windows, indipendentemente dall'attivazione di Internet Information Services (IIS). Questa scelta, inizialmente non documentata, ha generato confusione tra gli utenti, spingendo Microsoft a chiarire che la cartella serviva a "incrementare la protezione" e non doveva essere eliminata.
Tuttavia, Beaumont ha scoperto che questa soluzione introduce una nuova vulnerabilità: un utente non amministratore può creare un link simbolico tra C:\inetpub e un file (nell'esempio, notepad.exe), causando il fallimento dell'installazione degli aggiornamenti di aprile 2025 e di tutti quelli futuri.
Il processo di aggiornamento si interrompe, lasciando il sistema senza patch di sicurezza cruciali. Beaumont ha segnalato il problema al Microsoft Security Response Center (MSRC) due settimane prima della pubblicazione di quanto scoperto, senza però ricevere risposta.
La nuova falla richiede che un cybercriminale ottenga accesso regolare a un dispositivo Windows; è un rischio che può essere mitigato con pratiche standard come mantenere il sistema aggiornato, evitare software da fonti dubbi e limitare connessioni remote non autorizzate. Tuttavia, non è affatto remota la possibilità che utenti non tecnici possano essere raggirati e convinti a collaborare con un po' di ingegneria sociale.
Secondo Beaumont, l'unico modo per neutralizzare questa nuova minaccia consiste in un'ulteriore patch che Microsoft dovrà rilasciare in futuro, ammesso che prenda il problema seriamente.
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