Violazione record: 184 milioni di credenziali pubblicate nel web

Il database contiene account PayPal, Netflix, Facebook, Instagram, Snapchat, Microsoft e persino dati bancari, sanitari e governativi



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-05-2025]

184 milioni credenziali pubblicate database
Foto di Glen Carrie.

Una massiccia violazione della sicurezza ha reso pubbliche oltre 184 milioni di credenziali di accesso, tra cui email, nomi utente e password, in un database non protetto scoperto dal ricercatore di sicurezza Jeremiah Fowler.

La scoperta, avvenuta all'inizio di maggio, ha rivelato un database da 47,42 GByte privo di crittografia o protezione tramite password, accessibile pubblicamente a chiunque ne conoscesse l'esistenza. Fowler ha contattato l'hosting provider del database, World Host Group, che ha bloccato l'accesso pubblico poco dopo aver ricevuto la notizia, per prevenire ulteriori diffusioni.

Il database conteneva credenziali per una vasta gamma di servizi, tra cui Google, PayPal, Netflix, Facebook, Instagram, Snapchat, Microsoft, Discord, Roblox e persino portali bancari, sanitari e governativi di numerosi Paesi. Un'analisi di un campione di 10.000 record ha rivelato 479 account Facebook, 475 account Google, 240 account Instagram, 227 account Roblox, 209 account Discord e oltre 100 account ciascuno per Microsoft, Netflix e PayPal.

Fowler ha verificato l'autenticità dei dati contattando alcuni degli indirizzi email presenti nel database, ricevendo conferme che le password elencate erano effettivamente valide.

L'esame tecnico ha rivelato che i dati mostravano segni di essere stati raccolti tramite malware infostealer, un tipo di software malevolo progettato per rubare credenziali da browser, email e applicazioni. Questi malware, operando spesso come Malware-as-a-Service, utilizzano tecniche come keylogging, hijacking di sessioni browser e credential dumping per raccogliere informazioni sensibili.

La portata della violazione è notevole e supera il precedente leak di 70 milioni di credenziali nel 2024, collocandosi tra i maggiori della storia recente.

Nonostante il database sia ora offline, non è chiaro per quanto tempo sia rimasto accessibile né se sia stato scaricato da malintenzionati. Per buona misura, gli esperti raccomandano - se si è utenti dei servizi coinvolti - di cambiare immediatamente le password, di utilizzare password uniche per ogni servizio e di abilitare l'autenticazione a due fattori (2FA).

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (5)

E tu cambiale tutte... :vittoria:
28-5-2025 16:14

{enzo}
Grazie, ma come faccio a sapere se sono utente "dei servizi coinvolti", visto che "Google, PayPal, Netflix, Facebook, Instagram, Snapchat, Microsoft, Discord, Roblox e persino portali bancari, sanitari e governativi di numerosi Paesi sono "coivolti"? Leggi tutto
28-5-2025 14:28

{al}
numeri bassi. per me sono stati trovati perché questi hanno riutilizzato le pass su piu' siti. fossero stati rubati alla fonte ci sarebbero molti piu' match
27-5-2025 17:36

Anche a te svaligerebbero casa se lasci la porta aperta. Il problema non è la sicurezza implicita di questi sistemi, ma il livello di attenzione di chi ne fa uso. Leggendo l'articolo originale da cui Zeus ha ripreso la notizia si evince che in realtà il database non è necessariamente frutto di violazioni informatiche: infatti non è... Leggi tutto
27-5-2025 15:34

{Sergio}
Se questa è la sicurezza garantita dai "Sistemi Informatici" e dalla legislatura internazionale è meglio scappare, tornare al contante ed ai "pizzini".
27-5-2025 14:54

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