L'ultimo libro del grande Franco Carlini demolisce pregiudizi e luoghi comuni della scrittura in Rete.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-07-2004]
La caratteristica dei maestri è quella di riuscire a fare piazza pulita di luoghi comuni e pregiudizi.
E' il caso di Franco Carlini, uno dei maggiori webbologi italiani, anche se il titolo di guru gli sta stretto per il suo anticonformismo e la sua affabile cordialità.
Pregiudizi e luoghi comuni, che Carlini infrange, con il suo ultimo, breve e ricco, testo, pubblicato da Einaudi, dal titolo: "Parole di carta e di web. Ecologia della comunicazione".
Un testo che stia tutto in una pagina di monitor, perché il lettore di Internet è di sua natura frettoloso, impaziente, senza tempo.
Per l'autore questa tipologia di lettore, comunque, lamenta, mancano ricerche vaste e approfondite sulle varie tipologie di lettore e di lettura sul Web, appartiene più alla preistoria del Web che all'attualità.
Anzi, la possibilità per il Web di non soffrire dei limiti fisici ed economici della carta stampata e dei giornali, legati anche all'istantaneità (mentre sul Web si conserva quasi tutto), permette al Web e all'informazione on line di coltivare l'approfondimento della notizia.
Le altre caratteristiche uniche del Web sono la multimedialità, cioè la possibilità di avere non solo testo ma più format dalla Tv all'audio, ecc., e l'interattività che devono essere esplorati ancora in tante delle loro potenzialità.
Altri luoghi comuni che vengono colpiti sono il fatto che il Web aumenta l'entropia e l'overdose dell'informazione ma questo è un fatto iniziato prima del Web e che dilaga anche fuori dalla Rete che, semmai, la Rete dà la possibilità, se usata con intelligenza e senso critico, di contenere e limitare nei suoi danni più vistosi.
Anche il fenomeno nuovo dei weblog non è visto come un attentato all'informazione tradizionale perché moltissimi weblog non vogliono fare informazione, ma sono comunque un fenomeno positivo di comunicazione e socializzazione, in altri casi arricchiscono le fonti di informazione, in qualche caso, come per l'Ohmy News della Corea del Sud svolgono un ruolo interessante e importante di controinformazione.
I rischi, semmai, possono venire dai fenomeni come il Myjournal, il giornale costruito completamente sui gusti, le tendenze, gli interessi del lettore che rischia di essere più un prodotto di marketing che un fatto di autentica informazione.
Molto interessanti sono il capitolo che Carlini dedica a una "Psicologia pratica dell'utente del cellulare" che si intitola: "Cellulari: connettività globale, socialità locale" ma soprattutto i capitoli finali, pieni di indicazioni utili, per il webmaster.
Un paragrafo, secondo me, riporta bene lo spirito ottimistico, e nel contempo critico, di Carlini rispetto alle prospettive del giornalismo online: "C'è speranza per il giornalismo".
Qui Carlini afferma: Alcuni editori e organizzazioni di giornalisti si sono aggrappati come a un comodo alibi alla falsa credenza che la rete Internet sia tra le cause presenti della crisi dei giornali .....La crisi dei giornali a stampa è già da tempo ben acuta e visibile. anche senza l'Internet essi sembrano destinati ad una progressiva marginalizzazione....la recente esplosione del fenomeno Internet offre al giornalismo possibilità straordinarie per rinnovarsi...In particolare l'Internet è una fonte di notizie ricca, enorme, multidisciplinare, a scala mondo, perfettamente gratuita, e la sua presenza competitiva con gli altri media li obbliga a ridefinire la loro vocazione, il loro linguaggio, il loro pubblico; l'Internet propone a tutti gli altri media un modello di relazione interattiva (comunità) tra operatori dell'informazione e pubblico; l'Internet suggerisce e pratica un modello originale di rapporti fra parole e immagini, fra testuale e visivo, nonchè fra diversi livelli di generi giornalistici
Scheda
Titolo: Parole di carta e di web
Sottotitolo: Ecologia della comunicazione
Autore: Franco Carlini
Editore: Einaudi
Prezzo: 13,50 euro
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