Telecom Italia è pronta a creare un centro di ascolto nazionale per telefonate, Sms ed e-mail; è solo la mancata approvazione della legge di riforma sui servizi segreti che la blocca.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 28-12-2004]
Telecom Italia ha messo a punto uno dei sistemi più sofisticati di intercettazione telefonica ed elettronica, e lo ha recentemente messo a disposizione di tutte le Procure della Repubblica con un'offerta commerciale ad hoc.
Si chiamerebbe "SuperAmanda" il centro di ascolto realizzato da Telecom Italia in Calabria che potrebbe diventare l'unico centro di ascolto nazionale per tutte le indagini che richiedano l'intercettazione di telefonate da fisso, mobile, Sms, e-mail e fax, insomma tutte le comunicazioni elettroniche.
E' una sorta di Echelon italiano a cui il Ministero di Grazia e Giustizia appalterebbe il servizio, comprese le intercettazioni ambientali che comunque poi passano su linea telefonica e a cui Telecom Italia è molto interessata, da qualche tempo, come occasione di business.
La proposta di riforma dei servizi segreti voleva dare ai servizi dei poteri di intercettazione delle comunicazioni superiori a quelli delle stesse forze dell'ordine: mentre queste hanno bisogno di un'autorizzazione precisa da parte della magistratura per ascoltare le comunicazioni, in presenza di indagini su reati precisi, gli agenti dei servizi segreti lo avrebbero potuto fare indiscriminatamente su qualunque cittadino, per ragioni legate alla sicurezza dello Stato.
Il disegno di legge di riforma dei servizi segreti si era poi arenato proprio su questi poteri molto forti, anche di perquisizione e di immunità nel compimento di tutti i reati (tranne i più gravi come l'omicidio), sulla mancanza di adeguati controlli da parte dello stesso Parlamento, che avevano suscitato perplessità anche in componenti della stessa magioranza parlamentare di centrodestra che rappresentava Frattini.
Un'altra questione si cui si era bloccato l'iter parlamentare è stata una divergenza di opinioni anche all'interno dello stesso Governo tra chi vorrebbe un unico servizio segreto che incorporasse gli attuali Sismi (militare) e Sisde (civile) e chi è contrario per non concentrare troppo potere in un unico organismo.
Questo dibattito si è sviluppato in uno scenario che vede i servizi segreti italiani da una parte svolgere un ruolo di primo piano, anche se non molto chiaro, in vicende come l'Irak, i dossier sulle presunte armi di distruzione irachene mai trovate, la liberazione degli ostaggi italiani; dall'altra un grave conflitto tra servizi segreti e magistratura, come quello che ha recentemente visto bloccare la perquisizione da parte delle forze dell'ordine della sede calabrese dei servizi segreti, che era stata ordinata dai giudici che indagavano sui rapporti mafia-politica, in nome del segreto di stato.
Finché non ci sarà la legge Frattini sui servizi segreti (che, fortunatamente per tutti noi, non sembra figurare tra le priorità del Governo Berlusconi), SuperAmanda-Echelon tricolore rimane solo un progetto, anche se inquietante e terribile.
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