Indigestione da tecnologia e voglia di reperibilità costante minano l'integrità dei nostri poveri cervelli. Per lo meno temporaneamente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-04-2005]
Stando a quanto riferisce il magazine online Vnunet, i ricercatori dell'Istituto di Psichiatria dell'Università di Londra hanno riscontrato che le distrazioni costanti provocate da email e SMS sono più dannose al lavoro della marijuana.
Chi si fa distrarre dalle email entranti, SMS e chiamate al cellulare subirebbe un abbattimento del quoziente di intelligenza di 10 punti. Il bello è che analoghe ricerche, incentrate sul consumo di marijuana, hanno riscontrato cali del QI inferiori ai 5 punti, meno della metà.
Lo studio, commissionato da HP, ha coinvolto circa 1100 volontari. La metà degli interrogati dice che risponde alle email immediatamente o al più presto possibile, e uno su cinque ha confessato di interrompere pasti o impegni sociali per leggere e rispondere alle email.
Che la dipendenza dall'internet sia nociva alla salute mentale, non ci vuole un istituto di psichiatria per capirlo. Ma il mondo va così, e non sarà certo la ricerca voluta da HP a fermare la prepotente avanzata di aggeggi infernali come il Blackberry di RIM, uno smartphone per stressati, che permette di gestire le email fuori ufficio come se si fosse davanti al PC.
La notizia, comunque, può avere una seconda chiave di lettura: la droga leggera è meno dannosa delle email. Potrebbe essere un consiglio per il vicepresidente Fini, che (causa le vicissitudini dell'esecutivo) si è visto di nuovo bloccare il cammino del suo DDL proibizionista.
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