A Milano il vicesindaco De Corato ordina ai vigili urbani di conservare le immagini registrate dalle telecamere durante le manifestazioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-05-2006]
Il primo maggio è stata una giornata un po' movimentata a Milano: tutti i giornali hanno parlato dei fischi con cui è stata accolta la presenza, durata pochi minuti, del ministro Letizia Moratti all'interno del corteo dei Sindacati confederali.
Tutta questa immensa copertura data al rapporto nuovamente tormentato tra la piazza milanese e il ministro Moratti ha coperto una vicenda che meriterebbe più attenzione e di cui ha parlato il Corriere della Sera nella cronaca di Milano di mercoledì 3 maggio.
Un corteo autorganizzato giovanile avrebbe incrociato un gazebo della campagna elettorale di An a cui era presente il vicesindaco di Milano De Corato, che avrebbe ricevuto da molti partecipanti fischi e insulti; inoltre si sarebbe levato da un gruppo molto ristretto di giovani a volto coperto il macabro, stupido, assolutamente non condivisibile grido, rivolto ai Carabinieri "Dieci, cento, mille Nassiriya", in un momento in cui c'è una forte emozione popolare, unitaria per la morte dei militari italiani di un contingente che, presto, il nuovo governo ritirerà.
In discussione non c'è il fatto che il confronto politico non debba basarsi sugli insulti; né in discussione che chi ha gridato slogan violenti, nel momento più sbagliato, contro servitori dello Stato sia solo un imbecille. Tuttavia numerosi sono i rischi che un uso eccessivo, invasivo e illegittimo delle telecamere rispetto a cortei e manifestazioni si possa prestare a un controllo e a una repressione del dissenso politico e sociale.
E' accettabile che il vicesindaco, che non è un magistrato né un poliziotto, dia disposizioni sull'uso delle videocamere e dei dati registrati da queste alla polizia locale? Che questo avvenga dopo che è stato contestato pubblicamente da avversari politici e in seguito a questo, al fine di intimorire chi volesse ancora contestarlo?
Arriveremo alla schedatura di manifestanti e dissidenti? Arriveremo a "fascicoli video" che sostituiranno i vecchi e polverosi fascicoli delle questure? E' pensare di parificare forme di protesta verbale fastidiose per motivi politici a episodi ingiustificabili di vandalismo che vanno repressi e su cui ci sono delle indagini?
E' questo lo scopo vero dell'ampio sistema di videosorveglianza esistente a Milano e che il candidato sindaco Moratti vuole, ulteriormente, ampliare?
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Benny