Fonti interne dichiarano che il fabbricante cinese ha scelto una strategia spalmata su Microsoft. Ma i vertici smentiscono. Grave inesattezza, o verità inopportuna?
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-06-2006]
Il fabbricante cinese Lenovo non installerà né tantomeno fornirà supporto a Linux su qualunque dei suoi computer. Con questa mossa, rafforza la sua posizione di fedele partner di Microsoft.
"Non avremo modelli disponibili per Linux, e non eseguiremo installazioni su commessa," dice Frank Kardonski, responsabile mondiale dei prodotti Lenovo 3000. Ma la strategia anti-linux è estesa anche al marchio Thinkpad.
Il matrimonio Lenovo-Microsoft è in realtà di lunga data, ormai. Esso risale a prima dell'acquisizione della branca PC di IBM, ma interrompe anni di attenzione particolare dell'azienda per il pinguino, portata avanti proprio da "Big Blue", il precedente proprietario.
Non ci dobbiamo stupire: zio Bill, con la sua rincorsa alle prestazioni, ha fatto e farà guadagnare ai costruttori di PC una montagna di soldi. E ancor più farà in futuro, grazie a una severa DRM incastrata nell'hardware.
Ma non a tutti piace prendere ordini, soprattutto quando il potere del partner-padrone supera qualunque immaginazione. I rivali di Lenovo fanno scelte diverse: HP-Compaq ha iniziato a offrire portatili linuxati fin dal 2004, e pure Dell ha questa offerta in catalogo (anche se, a onor del vero, a prezzi non competitivi rispetto alla versione XP).
La tendenza si sta allargando: sono molti i costruttori che guardano con interesse al pinguino, soprattutto all'ultima versione di SUSE.
Aggiornamento
Già agli inizi di questa settimana Lenovo ha fatto sforzi evidentissimi per ritrattare l'infelice uscita di Kardonski, evitando la brutta figura.
"Non è previsto alcun cambiamento nel supporto e nell'impegno verso la comunità Linux e verso i nostri clienti e rivenditori," ha dichiarato Marc Godin, vicepresidente marketing del gruppo (ubi maior, minor cessat), "per i nostri notebook".
"Kardonski, evidentemente, ha confuso la scelta di non fornire licenze Linux," continua Godin, "con la cessazione della fornitura di computer con Linux precaricato, cosa che non è nelle nostre intenzioni".
Secondo Godin, la decisione sulle licenze nasce dalla possibilità di installare diverse distribuzioni a chi ne fa richiesta. A conferma della collaborazione col pinguino, Godin ha svelato un accordo con Novell, per l'installazione di SUSE sui propri Thinkpad.
Kardonski ha preso una cantonata, o si è lasciato sfuggire qualche parola di troppo sulle future strategie Lenovo? Solo il tempo ce lo farà sapere. Per il momento, siamo contenti di non essere nei suoi panni.
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