Mentre si fa paladina del contrasto al cybersquatting e lotta incessantemente contro la copia dei programmi, confessa di desiderare una larga base di installazioni, non importa se piratate.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-03-2007]
Secondo il settimanale americano Information Week, a Redmond la copiatura dei programmi verrebbe considerata parte degli ordinari mezzi di distribuzione, e per di più senza costi aggiuntivi.
"Lasciamo che qualcuno sia piratato, purché si tratti di noi". Questa la dichiarazione attribuita a Jeff Railes, responsabile della divisione commerciale della Casa di Redmond. Che aggiunge: "Possiamo sperare con questo mezzo di convincere gli utilizzatori all'acquisto di licenze ufficiali."
Per conseguire l'obiettivo, Microsoft sembra puntare soprattutto sul programma Windows Genuine Advantage che viene installato abbastanza subdolamente assieme alle patch dall'aggiornamento automatico e da quel momento inizia a far comparire messaggi di avvertimento in caso si adoperino programmi copiati.
Secondo la Business Software Alliance, organizzazione creata una ventina d'anni fa dai produttori per lottare contro la pirateria informatica, circa il 25% dei programmi per PC sono irregolari e in Europa la copiatura si estenderebbe a circa a metà dell'installato per quanto riguarda le scuole e le aziende, compresa una parte di enti pubblici e aziende a partecipazione pubblica.
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