Mentre la Giustizia vuol veder chiaro nella vicenda Elitel e consociate, la monopolista di fatto organizza un nuovo portale per lo Stato Pontificio.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-07-2007]
La vicenda Elitel è nota e ce ne siamo occupati più di una volta; il commissariamento non risolverà certo la situazione, considerando i circa 130 milioni di euro di debito che il gruppo deve a Telecom e ad altri fornitori, tuttavia si impone una riflessione sulla leggerezza con la quale veniva e viene erogato il credito ad aziende concessionarie perché rivendano la banda, ben sapendo che non sarebbero poi in grado di fronteggiare gli impegni assunti.
Al di là delle polemiche del passato sui mezzi usati da Elitel per acquisire clientela (perfino Striscia se ne occupò a più riprese) resta il fatto inconcepibile che Telecom non solo ha staccato le utenze analogiche e digitali di migliaia di persone e aziende privandoli di colpo di un servizio essenziale, ma che -a dar retta ad alcune associazioni a difesa dei consumatori- ha istruito i dipendenti dei call center a comunicare il fallimento della concessionaria, invitandoli a scegliere un nuovo gestore passando... a Telecom stessa.
Se il fatto corrispondesse a verità e a prescindere dal fatto che il commissariamento dovrebbe preludere semmai a una amministrazione controllata e non a un fallimento che è istituto giuridico diverso, ci sarebbe la prova provata di quanto da tempo si va affermando e cioè l'abuso di posizione dominante da parte di Telecom; non solo nella gestione delle linee, ma anche nel proporsi come unico gestore in grado di proporre soluzioni ed imporre regole di mercato in modo da determinare anche l'uscita dei concorrenti dal mercato stesso.
Da quanto comunicato, il nuovo sito dovrebbe ricalcare almeno in parte quello già esistente, evidentemente troppo generalista per non dover dividere il cyberspazio con un fratello minore; quest'ultimo si occuperà di organizzazione statale vera a propria, dei monumenti, dei servizi di utilità pubblica e degli orari dei musei, nonché di presentare ai visitatori scorci dei giardini e dei Palazzi Apostolici, mentre è prevista anche la possibilità di acquistare in telemarketing varie pubblicazioni e ricordini.
Pare che il portale funzionerà su livelli separati ma rigorosamente interattivi, ancorché in modo trasparente per il visitatore, che si vedrà proporre le pagine, sintesi di fonti diverse, a seconda della presumibile tipologia dell'utente; inoltre una apposita sezione dovrebbe riguardare specificamente le transazioni commerciali.
Dirà il tempo se il nuovo mercato virtuale sarà servito almeno a eliminare l'indecoroso mercatino reale che alligna sotto i portici di Piazza San Pietro, ma nutriamo seri dubbi; il tentativo di scacciare i mercanti dal Tempio sappiamo tutti come andò a finire, un bel po' di secoli addietro.
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merlin