Il rapporto fra Chiesa, fede e Internet è il tema del libro "Il Web sia con voi", edito da Mondadori, scritto da due appassionati del Web come Stefano Porro e Iginio Domanin, rispettivamente direttore e caporedattore cultura e spettacolo del portale Clarence.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-08-2001]
I due giovani autori partono dall'assunto che la Chiesa Cattolica, per la natura stessa del Cristianesimo, un Dio che diventa Uomo, si incarna, da sempre, nella cultura degli uomini di ogni tempo e ha una sua logica missionaria e comunicazionale che la porta ad identificarsi con i media di ogni tempo.
Da Gesù che annunciava le sue Verità con Parabole, a Francesco d'Assisi che è stato il primo a scegliere il volgare per farsi capire anche dagli incolti, fino ai giorni nostri, in cui la Chiesa non ha disdegnato di servirsi di radio e Tv per trasmettere la Messa, con l'attuale pontificato di Papa Woityla tutto immerso nel mondo dei mass-media (Giubileo docet).
Sul rapporto della Chiesa con i media, che sta diventando quello egemone nella cultura del nostro tempo, Domanin e Porro prendono le mosse dal sito vatican.va , il sito ufficiale del Vaticano: è uno dei siti più ricchi e vasti come documentazione del Web, ma si rivela essere una biblioteca, il segno di una separazione dal resto del Web, anche di ispirazione religiosa, e non il luogo di una comunità virtuale.
Il libro è molto interessante perché fa cogliere tutte le potenzialità che il Web offre alla Chiesa di parlare agli uomini del nostro tempo, spesso distratti o lontani dal fatto religioso; nel contempo come il Web possa modificare e condizionare la natura stessa del messaggio religioso, rendendolo meno chiuso ed esclusivo, gerarchico e immutabile.
Ci si spinge addirittura a dichiarare simpatia per le teorie di Teilhard de Chardin, lo scienziato gesuita contrastato dal S. Uffizio, che prima del Vaticano II aveva cercato di attenuare il carattere trascendente di Dio con una teologia che si sposava alle teorie evoluzionistiche. Un'altra provocazione interessante di questo testo è l'indicare come indispensabile arrivare a costituire una Chiesa-comunità virtuale, che celebri sacramenti e liturgie on line.
Che il testo sia interessante ma anche non ortodosso, anzi , forse un pochino ereticale (per fortuna non ci sono più roghi ed inquisizioni), lo dimostra un recentissimo editoriale di "Civiltà Cattolica", che viene approvato dalla S. Sede, che sembra essere scritto per confutare le sue tesi più avanzate.
Nell'editoriale, in sintesi, si dice no a Internet quando diventa luogo di confusione fra le religioni; no alla confessione via e-mail; no a una Chiesa virtuale che non sia la comunità reale della parrocchia e della diocesi; no a un Web religioso che non faccia percepire la trascendenza della fede.
Non male per iniziare: questi giovani cybernauti sono riusciti a scomodare i custodi dell'ortodossia in un dibattito che, sicuramente, terrà banco nei prossimi anni e che per adesso continua in un sito ad hoc che gli autori hanno voluto.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|