Ci avevano promesso che avremmo visto i gol sul cellulare. Sulla base di questa ed altre promesse, gli operatori telefonici hanno speso migliaia di miliardi per acquisire le licenze dell'UMTS, il supertelefonino prossimo venturo. A loro volta, numerose società sportive hanno lanciato massicce campagne acquisti che contavano di ripagare con i proventi della trasmissione dei gol sui nuovi, rivoluzionari telefonini.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-10-2001]
Ma pare che l'unica rete che vedremo sarà l'autogol tecnologico di questa promessa. Improvvisamente, infatti, le società telefoniche ammettono a denti stretti che il video sui telefonini UMTS non funzionerà come sbandierato.
Come segnalato dal prestigioso Financial Times, la Vodafone ha dichiarato che almeno per i primi anni la velocità di trasmissione sarà troppo bassa per permettere di diffondere video in tempo reale (il cosiddetto "video streaming"). In termini tecnici, la velocità garantita resterà ferma a 64 kilobit per secondo (kbps): addirittura inferiore al minimo previsto dagli standard internazionali, che richiedono 144 kbps. Soltanto in condizioni particolari (basso traffico, vicinanza a più di un ripetitore cellulare) potrà salire a livelli sufficienti a permettere i video.
La riprova ce la offre Internet: basta provare a scaricare un filmato qualsiasi. Se siete collegati a Internet tramite modem e telefono, la vostra velocità massima è circa 56 kbps, quindi vicina ai 64 promessi dai supercellulari. In queste condizioni, vedere un filmato in tempo reale (cioè senza scaricarlo prima, ma mentre lo state scaricando) è una raffinata forma di tortura: l'immagine procede a scatti ed è minuscola. Proprio quello che ci offriranno i nuovi cellulari.
Pare proprio che nella generale ubriacatura di ipertecnologia si sia dimenticata una soluzione ben nota e affidabile per trasmettere filmati a tanti utenti senza problemi di affollamento: si chiama televisione.
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