Si riproducono in fretta e richiedono poco spazio: sono l'alimento ideale per le lunghe missioni spaziali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-01-2009]
Gli astronauti del futuro dovranno avere un'ottima forma fisica e un'eccellente preparazione scientifica come quelli odierni ma, in più, sarà bene che possiedano uno stomaco di ferro.
Quando le missioni spaziali richiederanno anni (necessari per raggiungere i corpi celesti più lontani), uno dei problemi più pressanti sarà stipare il cibo necessario in uno spazio relativamente minuscolo.
C'è chi ha pensato di usare del pollame ma questi animali richiedono troppo spazio, per non parlare della quantità di cibo consumata e degli escrementi prodotti.
Il dottor Hong Liu, dell'Università Beihang di Pechino, è convinto che tutti i problemi sarebbero risolti se gli astronauti accettassero di nutrirsi di bachi da seta.
Si riproducono rapidamente, hanno bisogno di poco spazio e di poca acqua, producono pochi escrementi (riutilizzabili come fertilizzante) e sono ricchissimi di proteine, per non parlare degli aminoacidi essenziali: pare che ne contengano il doppio del maiale e quattro volte rispetto al latte e alle uova.
Secondo i ricercatori cinesi anche la seta, che rappresenta circa la metà del peso del bozzolo essiccato, può essere resa commestibile e usata per produrre marmellata se mischiata con zucchero, succo di frutta e coloranti.
Parlando di quantità, il dottor Liu calcola che un astronauta dovrà ingerire ogni giorno 170 pupe per garantirsi le proteine animali necessarie.
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