Per anni Telecom ha detenuto, in perdita, una quota delle Telco cubane. Adesso che a Cuba sta arrivando la liberalizzazione dei telefonini, Telecom cede la quota agli spagnoli.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-02-2009]
Fra le cose più bizzarre e incomprensibili contenute nel piano industriale appena presentato dal vertice Telecom ai sindacati, oltre alla vendita di Telecom Italia Sparkle, la rete internazionale a fibre ottiche di Telecom, c'è la vendita della quota di minoranza di Ectesa, l'Ente di Stato delle telecomunicazioni di Cuba, in cui Telecom è l'unico partner del governo cubano.
Finora la presenza di Telecom a Cuba, stante lo stato comatoso di uno degli ultimi Paesi del "socialismo reale o realizzato", è stata in perdita, ha fatto rischiare a Telecom sanzioni da parte del governo Usa e non ha inciso gran che sulla modernizzazione di Cuba.
Ora però le prospettive stanno rapidamente cambiando: presto Obama intavolerà trattative con il governo cubano del fratello di Fidel, che potrebbero portare all'abolizione dell'embargo; il governo stesso sta introducendo meno controlli nella possibilità di accedere ad Internet e di poter possedere un telefonino.
E ora Telecom Italia cosa fa? Vende le sue azioni nella cubana Ectesa. Le vende a Telefonica, il suo socio di maggioranza, che non vuole farsi sfuggire questo ricco business, in un conflitto di interessi che vede soccombente soprattutto Telecom e i suoi piccoli azionisti e compensa Telefonica delle perdite finora accumulate nell'operazione Telecom Italia.
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