Il pioniere degli e-book deve allineare i propri prezzi a quelli di Apple, o gli editori lo abbandoneranno.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-02-2010]
Con l'arrivo sul mercato di un "oggetto del desiderio" quale l'iPad di Apple - nonostante le critiche che sta comunque ricevendo da parte di quanti lo ritengono nient'altro che un iPhone di dimensioni maggiori e senza telefono - Amazon deve muoversi con accortezza per evitare che la fama guadagnata come libreria di e-book evapori in breve.
Certamente aiuterebbe una politica che tenga bassi i prezzi degli e-book: se con Apple non si può competere sul design, la guerra dei prezzi sembra un'alternativa più che accettabile.
A mettere i bastoni tra le ruote a questa strategia è arrivato l'editore Macmillan, il quale ha preteso per i propri libri elettronici un prezzo maggiore rispetto a quelli standard di Amazon: 12,99 o 14,99 dollari anziché i classici 9,99 dollari.
"Dovremo accettare le richieste di Macmillan perché Macmillan ha il monopolio sui propri titoli, e vogliamo offrirveli anche se a prezzi che crediamo siano inutilmente alti, per degli e-book" ha scritto Amazon in un post anonimo sul proprio blog.
Macmillan, in ogni caso, non è impazzito di colpo: se ha chiesto un aumento del prezzo è perché su iBooks i libri elettronici avranno un prezzo compreso proprio tra 12,99 e 14,99 dollari, e Apple permetterà all'editore di incassare il 70% di tale somma.
Questa vicenda ha già causato un effetto negativo per Amazon, facendo scendere il suo titolo in Borsa del 5,2%.
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