Gli strumenti per visitare i siti bloccati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-04-2014]
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Gli strumenti per visitare i siti bloccati
5. Reverse Proxy per siti specifici
I Reverse Proxy sono la risposta alla censura di determinati siti operata da diversi stati: si tratta di siti speciali che, come un proxy, richiedono le pagine proibite ai server e le restituiscono ai client in maniera tale che per chi naviga il loro utilizzo sia assolutamente trasparente.
Siti come Come.in, di cui parlammo già alla fine dello scorso anno, quando venne lanciato, sono un esempio di come funziona un reverse proxy.
6. Cambiare i DNS
Esiste un sistema per certi versi ancora più semplice (a patto di non aver paura a mettere le mani nella configurazione del proprio sistema operativo o router): sostituire i server DNS.
Spesso si sentono paragonare i DNS all'elenco telefonico, e in effetti il funzionamento è simile: associano l'indirizzo mnemonico di un sito (per esempio http://www.zeusnews.it) al suo indirizzo IP, consentendo al browser di contattare il server giusto.
A grandi linee, possiamo dire che quando si digita un indirizzo nella barra del browser, questo contatta il DNS che restituisce l'indirizzo IP del sito, al quale il browser si rivolge per avere le pagine web.
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Spesso i blocchi ai siti vengono realizzati censurando questo "elenco telefonico": è come se di fianco al nome e cognome della persona cercata non ci fosse più il numero di telefono. In tal modo il browser non sa quale server contattare e non può mostrare il sito.
C'è una falla, in questo sistema: un blocco del genere, deciso dalla magistratura di uno Stato, avrà effetto sui DNS dei provider di quello Stato, ma non su chi offre un servizio DNS alternativo.
Il più famoso di questi servizi è OpenDNS: inserendo i server di OpenDNS (208.67.222.222 e 208.67.220.220) in luogo di quelli forniti dal provider si riesce ad accedere anche a molti siti bloccati.
La modifica può essere fatta agendo sul router che si usa per la connessione Internet o su ogni singolo PC, modificando le proprietà della connessione di rete in uso.
Da qualche anno anche Google offre un proprio servizio di DNS che spesso consente di aggirare la censura: i due server sono raggiungibili agli indirizzi 8.8.8.8 e 8.8.4.4.
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