Luci e ombre sul contratto delle Telco

Firmato il contratto per 120.000 addetti: 97 euro di aumento e qualche limite alla flessibilità.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-12-2005]

Dall'alba di Sabato 3 Dicembre i 120.000 dipendenti delle aziende di Tlc come Tim/Telecom Italia, Vodafone, Wind, Albacom, H3G, Fastweb, Cos,Tiscali, etc hanno un nuovo contratto nazionale di lavoro,dopo che il precedente era scaduto all'inizio del 2005, siglato dall'Asstel, associazione di settore della Confindustria e Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, anche se l'accordo dovrà essere sottoposto all'approvazione delle assemblee dei lavoratori.

L'aumento medio mensile sarà di 97 euro, diviso in due tranches: 60 dal 1° Gennaio 2006 e 37 dal 1° Ottobre 2006, più un' una tantum per l'anno scoperto di 500 euro, un po' meno della richiesta ma, finora, l'aumento più elevato delle categorie industriali, giustificato anche dai tassi di crescita delle Tlc in questi anni, decisamente più elevati del Pil nazionale.

I Sindacati non sono riusciti a strappare l'obbligo per le aziende appaltatrici dei gestori telefonici, molto diffuse nel settore dei Call Center, ad adottare lo stesso Contratto delle Tlc che viene definito "una scelta prioritaria" mentre hanno ottenuto dei limiti all'applicazione della legge 30, detta anche Biagi, nel settore delle Tlc. I contratti a termine, part-time e di inserimento on dovranno superare il 13% del personale di un'azienda(il 15% al Sud) ma devono essere giustificati mentre la la legge non lo prevede,anche se questo limite è a livello di azienda e si può superare in una singola unità territoriale o in un singlo reparto dove si concentrano le nuove assunzioni, l'apprendistato può durare al massimo 4 anni, contro i 6 previsti dalla legge, per assumere nuovi apprendisti si dovranno confermare almeno il 70% degli apprendisti già assunti.

I Sindacati hanno accettato una maggiore flessibilità nell'utilizzo degli straordinari e della concentrazione dell'orario settimanale tanto che il Presidente dell'Asstel Guindani, amministratore delegato di Vodafone giudica positivamente il contratto sotto il profilo della flessibilità a differenza del Ministro del Lavoro Roberto Maroni che invece critica il contratto proprio perché invece non applica tutta la legge Biagi, anche nei suoi aspetti di flessibilità selvaggia, dimostrando in questo assai poca sensibilità sociale.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (2)

{OMBRA}
Meglio Ombre ed Ombre Leggi tutto
6-12-2005 20:00

{ROFA}
FUMO... TROPPO FUMO!!! Leggi tutto
5-12-2005 10:30

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