Samba reagisce in malo modo all'accordo del secolo, ma i malumori maggiori vengono dalla forza lavoro di Suse. Zio Bill cerca di correre ai ripari.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-11-2006]
Che l'accordo tra il gigante del software e Novell (distributore di Suse, una delle principali distribuzioni Linux) fosse delicato, l'avevano previsto in molti. Non è ancora chiaro se il contrattone serva più a unire software libero e proprietario, o a dividere varie interpretazioni del free software.
Ma la reazione del FLOSS (Free/Libre/Open Source Software) è di portata inattesa. In una dura lettera, gli uomini Samba (il progetto che rende interoperabili in una stessa rete macchine Windows e Linux) condannano duramente Novell, rea di aver diviso il fronte anti-brevetti software.
Il problema sta tutto in quella parte di accordo che riguarda i brevetti software, secondo cui Microsoft si impegna a non utilizzare i propri, per azioni legali contro Novell e i suoi clienti. E' una notizia buona per Suse, ma inquietante per chi ritiene che brevetti e Linux non possano andare d'accordo.
La grana è di quelle importanti, tanto che è intervenuto Jason Matusow, uno di quei manager Microsoft dai nomi strani: è il direttore di Shared Source Initiative, la branca dedicata ai rapporti con l'opensource. In un post nel suo blog, Matusow ha ammesso che l'errore, da parte di Microsoft, c'è stato.
"L'idea è buona", ha scritto, "la sua messa in pratica, un po' meno". L'insoddisfazione degli sviluppatori-chiave di Novell, che hanno detto di sentirsi offesi da un accordo del genere, pesa non poco. La non belligeranza brevettuale promessa da Microsoft è stata percepita come "segregazionista" o nel migliore dei casi "peggio che inutile".
Il post di Matusow si chiude con una richiesta di idee su come rimediare al problema, rivolta alla comunità degli sviluppatori, in particolare a quelli di casa Novell.
La frattura che si è aperta nel FLOSS sembra essere di quelle insanabili: da un lato c'è chi contesta il brevetto software in termini di principio, dall'altro chi lo vede come una minaccia aggirabile in forza di accordi contrattuali (e gli altri si arrangino).
La preoccupazione di Microsoft sembra essere volta più al recupero di immagine che ad altro. Crediamo che a loro poco importi del futuro di Suse, sempre più isolata nella comunità del FLOSS: non sarebbe certo il primo progetto a morire nell'abbraccio soffocante di zio Bill.
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