TorrentSpy dovrà pagare 110 milioni di dollari alla Mpaa

Alla Mpaa è stato riconosciuto il diritto al massimo risarcimento dal popolare tracker per BitTorrent.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-05-2008]

TorrentSpy deve 110 milioni di dollari alla Mpaa

La chiusura di TorrentSpy (che fu uno dei più famosi motori di ricerca BitTorrent) era stata solo l'inizio: adesso il giudice Florence-Marie Cooper ha riconosciuto alla Mpaa (Motion Picture Association of America, cioè l'associazione delle case cinematografiche) il massimo risarcimento per danni: si tratta di più di 110 milioni di dollari.

Il conto è presto fatto: la cifra massima che si può essere condannati a pagare è di 30.000 dollari per ogni film; i film per i quali TorrentSpy è stato accusato di violare il copyright sono 3.699, nonostante il motore di ricerca non ospitasse fisicamente alcun file. Justin Bunnell e la sua compagnia dovranno dunque sborsare quasi 111 milioni di dollari.

Ovviamente, alla Mpaa fanno salti di gioia: "Questo sostanzioso risarcimento invia un messaggio forte circa l'illegalità di questi siti. Si tratta di una chiara vittoria per gli studios e dimostra che a siti pirata come questo non sarà più permesso di operare senza dover inevitabilmente affrontare cause legali contro i detentori dei diritti d'autore" ha detto il Ceo dell'associazione, Dan Glickman.

Il giudice Cooper ha deciso in favore delle major a causa della distruzione, da parte del sito stesso, delle prove che avrebbero messo nei guai i suoi utenti: la mancanza di quei dati ha reso dunque impossibile per la Mpaa ottenere un processo equo; il magistrato ha sposato questa linea e ha chiuso il caso.

Secondo l'avvocato di TorrentSpy, questa situazione non può però avere valore di precedente legale: il sito in realtà non ha mai affrontato la corte, e dunque i suoi colleghi egualmente denunciati dalla Mpaa non devono temere che il destino di TorrentSpy rappresenti un punto da cui partire per decidere il loro. Inoltre l'azienda che sta dietro TorrentSpy è fallita da tempo e difficilmente potrà risarcire alcuno, anche se fosse stata condannata a pagare a una cifra minore.

TorrentSpy ha comunque deciso di ricorrere in appello.

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