Il sorpasso di Facebook

Secondo uno specialista in analisi di mercato gli utenti della rete sociale Facebook già in aprile avrebbero superato il numero degli utenti del concorrente Myspace.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-06-2008]

stat

La lotta tra le comunità virtuali comunemente dette social network, pare stia volgendo a favore dell'entusiasmo e della novità, piuttosto che a favore di chi ha grandi risorse economiche da mettere in gioco; così i quasi 600 milioni di dollari spesi da Rupert Murdoch per acquisire il sito alla sua News Corp. circa tre anni fa, non sono bastati a mantenere al top la creatura di Chris DeWolfe e Tom Anderson.

Attraverso MySpace hanno trovato fama e onori mondiali numerosi complessi musicali; milioni di fan frequentano regolarmente i blog e condividono profili personali, video e musica. Eppure un impero economico di rilevanza planetaria (secondo Alexa sarebbe al terzo posto in USA a livello di popolarità) ha dovuto cedere lo scettro del "più bello del reame" a un qualsiasi parvenu venuto su dal nulla che che nel giro di pochi anni è divenuto a sua volta un gigante nel settore.

Nato sperimentalmente e quasi per gioco in ambito universitario, Facebook dall'università di Harvard nel giro di pochi mesi si espanse (siamo ad appena quattro anni fa) alle università di Yale, di Stanford e via via ad altri atenei e scuole superiori.

Da allora, come succede ormai abbastanza spesso nel mondo favoloso dell'informatica, l'inventiva e la passione hanno avuto la meglio su qualsiasi difficoltà e nel corso di quest'ultimo anno l'espansione del numero degli utenti è divenuta inarrestabile; secondo l'analista di mercato Comscore, da ultimo l'allievo ha superato il maestro.

Dal centinaio di migliaia di singoli utenti del 2007, Facebook ne ha contati circa 3.100.000 in aprile dell'anno corrente e ha sorpassato il rivale, anche se MySpace non è certo rimasto a guardare avendo aumentato il proprio share di quasi il 50% nel giro di un anno.

Sicuramente una parte del successo della comunità virtuale deriva dall'aver saputo respingere le avances dei big della pubblicità online, Google in testa; aver rigettato l'ipotesi di condivisione del database degli utenti deve aver rassicurato questo ultimi, evidentemente e consapevolmente poco disposti a lasciare i propri dati personali in mano di non si sa chi, premiando nel contempo le scelte di fondo dei proprietari del network.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (3)

Quando capirò "a che servono" quei due siti, a parte a fare i fighi dicendo "ho la mia paginetta su myspace"...
30-6-2008 10:33

Mah, probabilmente è più che altro una questione di abitudine; dopo che hai fatto la mano a un qualsiasi software, cambiare per un altro simile ti fa notare le differenze di approccio e di soluzione, che possono essere lette in meglio come in peggio. La continua crescita invece è un dato di fatto, anche se il momento del sorpasso... Leggi tutto
30-6-2008 08:45

{Loris}
facebook vs myspace? Leggi tutto
27-6-2008 01:26

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