Facebook, rifiutare l'amicizia del capo

Molte richieste di amicizia sono accettate controvoglia. Ma al capo è meglio dire di no.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-09-2010]

Facebook Robert Half amicizia controvoglia

Stando a un'indagine statistica condotta in una dozzina di Paesi europei, compreso il nostro, da Robert Half International (la società di recruiting internazionale forse più qualificata al mondo), circa un terzo delle proposte di amicizia avanzate su Facebook verrebbe respinto o accettato controvoglia.

L'analisi ha interessato 2.500 impiegati e manager di vario livello, ma il comportamento è stato pressoché identico: infatti il massimo del gradimento si ha quando la proposta viene da un dipendente di pari grado, e si attesta sull'85%. L'articolo continua sotto

Quattro intervistati su cinque si dicono "lusingati" se a proporsi è un subordinato, ma si scende a circa tre su cinque se si fa avanti un superiore gerarchico. Il che - a ben guardare - la dice lunga sull'abitudine alla diffidenza da parte dei collaboratori e su quella all'intento di apparire "democratico" da parte di chi lavora ai piani alti.

L'indagine prosegue rivelando che il cliente non è bene accetto, come amico su Facebook, a circa il 25% dei dipendenti, mentre ai fornitori va un po' meglio: solo i due terzi del campione li rifiuta.

Né pare che le cose vadano meglio su altri social network, a conferma dell'adagio che ammonisce: "Se Fìdati era un brav'uomo, Nonfidarti era anche meglio".

Ciò posto, sarebbe interessante scoprire quale perverso meccanismo psicologico consenta di mantenere una sana diffidenza sul posto di lavoro per poi abbandonarsi alla buona volontà di un perfetto sconosciuto, come raccontano con dovizia di particolari le cronache recenti e non.

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