Authority, richiesta una moratoria sull'oscuramento dei siti

Vincenzo Vita e Luigi Vimercati, senatori del Pd, chiedono un'audizione urgente al presidente dell'Agcom. Si mobilita anche Antonio di Pietro.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-06-2011]

antonio di pietro agcom moratoria

L'opposizione in Parlamento si attiva sulla nuova normativa che consentirà dal 6 luglio all'Agcom di bloccare l'accesso a siti italiani e stranieri che dovessero violare il diritto d'autore e la proprietà intellettuale, senza passare dall'autorità giudiziaria e con tempi molto brevi per contestare il provvedimento.

Vincenzo Vita e Luigi Vimercati, senatori del Partito Democratico, hanno chiesto un'audizione urgente presso la Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato di Corrado Calabrò, presidente dell'Agcom.

Secondo Vita e Vimercati, la nuova normativa "è un esercizio improprio della delega, tanto più che lo stesso Calabrò nella recente relazione al Parlamento ha dichiarato necessaria una norma primaria di legge. E' opinione comune in tante parti del Parlamento che, a questo punto, sia opportuna una moratoria, in attesa di una procedura istituzionalmente più corretta, non lesiva delle prerogative delle Camere".

"Siamo fiduciosi" hanno concluso i due senatori "che proprio l'Agcom non voglia disattendere un principio generale, la cui violazione porterebbe a una quantità infinita di contenziosi".

Anche Antonio Di Pietro si sta attivando. In un post sul suo blog si legge: "Non v'è dubbio che il diritto d'autore debba essere tutelato, ma questo non può permettere che si blocchi la libera circolazione delle idee in Rete. La delibera 668/2010 dell'Agcom invece è la premessa per una censura alla Rete che non ha paragoni con quanto accade in nessun Paese occidentale".

Prosegue Di Pietro: "Già il primo dicembre 2010 avevo chiesto al ministro Romani, con un'interrogazione a risposta immediata, di spiegare quali fossero i presupposti per questa norma che per via amministrativa (e non legislativa) permette all'Agcom di emanare un decreto sul diritto d'autore che introduce la possibilità di inibire completamente la visibilità e l'accesso a siti posti anche fuori dal territorio italiano e di rimuovere in modo automatico censurando contenuti anche solo sospettati di violare le norme sul copyright. Ritengo altamente pericoloso e ingiustificato l'oscuramento dei siti senza passare attraverso l'autorità giudiziaria."

"Ripeto quel che vado dicendo da tempo: agli utenti deve essere garantito il diritto costituzionale, ripeto costituzionale, per l'accesso libero alla rete senza obblighi, senza orpelli e senza limiti. Gli eventi degli scorsi mesi lo hanno dimostrato, cercare di bloccare la rete è come cercare di bloccare una goccia d'acqua nell'oceano".

"Su questo argomento si è aperto un lungo dibattito in Rete e io credo che l'Agcom e il Governo farebbero bene ad ascoltare i diritti dei diretti interessati. Per questo, se la delibera dell'Agcom non verrà ritirata, l'Italia dei Valori parteciperà a tutte le iniziative e le mobilitazioni contro le censure in Rete e fuori dalla Rete".

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Pier Luigi Tolardo