Il Vaticano e le intercettazioni

Si riaccende il dibattito sulle intercettazioni delle conversazioni telefoniche. Crociata contro l'Osservatore Romano.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-05-2012]

intercettazioni telefoniche

Di intercettazioni telefoniche ho già parlato in diverse occasioni, ad esempio qui. Potete quindi immaginare il mio sconforto quando ho letto questo articolo di Sandro Magister su Repubblica: "Crociata pro intercettazioni. Ma il Vaticano non ci sta". (In questo contesto, la "Crociata" è in realtà Monsignor Mariano Crociata, segretario generale della CEI).

Sandro Magister afferma, ad esempio: "Negli stessi giorni, da un lato L'Osservatore Romano e dall'altro il segretario generale della conferenza episcopale italiana, il vescovo Mariano Crociata, hanno espresso due giudizi diametralmente opposti su una stessa questione".

"La questione è quella delle intercettazioni delle conversazioni private, praticate a tappeto e sistematicamente messe in piazza anche quando non configurano alcun reato e non hanno alcuna giustificazione giudiziaria."

Vi prego di notare che la Città del Vaticano (che è uno stato indipendente da quello italiano) non dispone né di una sua vera Polizia né di una sua "centrale di intercettazioni telefoniche".

Per queste cose si appoggia, da sempre, alla Polizia Italiana. Inoltre, la Città del Vaticano ha fatto propria molta della legislazione italiana su questo tema (come è sempre avvenuto per gran parte della legislazione in genere).

Di conseguenza, le affermazioni di Sandro Magister sono, per forza di cose, riferite alla legge italiana e al comportamento degli organi di pubblica sicurezza italiani, come pure della nostra magistratura e dei nostri organi di stampa. A questo punto, mi sento autorizzato a rispondere.

In Italia, le intercettazioni telefoniche non si possono praticare a tappeto nemmeno volendo. Ci sono (sin dagli anni '20) delle apposite leggi che lo impediscono.

Più precisamente, solo un Magistrato può ordinare un'intercettazione telefonica audio e può farlo solo nel contesto di un'indagine già esistente. In altri termini, NON si può "buttare una rete" e sperare di tirar su qualcosa. Inoltre, ogni ordine autorizza una intercettazione della durata massima di due settimane, dopo di che deve essere rinnovato (e ri-giustificato).

Questo è in stridente contrasto con quanto avviene in molti paesi, tra cui gli USA ed il Regno Unito, dove la Polizia può procedere in molti casi a un'intercettazione senza mandato di un giudice e per tutto il tempo che vuole.

newsletter
Iscriviti alla newsletter di Zeus News

Non esistono statistiche attendibili che riguardano le intercettazioni ma dal fatturato delle società coinvolte si può stimare che in Italia (60 milioni di abitanti), ogni anno, vengano sottoposte a intercettazione tra le 20 e le 30.000 utenze (numeri di telefono) corrispondenti a 20 o 25.000 persone (che, collettivamente, producono oltre un milione di telefonate).

Da quel poco che se ne sa, nel Regno Unito (65 milioni di abitanti), ogni anno, vengono sottoposte a intercettazione tra le 500.000 e le 600.000 persone senza che la Chiesa Cattolica, quella Protestante Anglicana ed i partiti inglesi trovino assolutamente nulla da obiettare.

Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
Censura della stampa, pubblicità del processo e discepoli di Gesù

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA