Francia, non c'è solo l'HADOPI a denunciare gli utenti

Le associazioni a tutela del copyright dicono di voler colpire solo i grandi condivisori ma non esitano a portare in tribunale anche i piccoli.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-05-2012]

La francese ALPA - Association de Lutte Contre la Piraterie Audiovisuelle (Associazione di Lotta Contro la Pirateria Audiovisiva) - ha denunciato un quarantenne "pescato" nel 2011 a condividere tramite eMule poco meno di una ventina di film nel giro di ventiquattr'ore.

Nonostante l'associazione si vanti di perseguire soprattutto i capifila della diffusione illegale e l'uomo in questione non sia un downloader professionale, l'ALPA ha fatto in modo che questi debba ora vedersela con il tribunale di Bordeaux.

Pur avvenendo in terra francese, la performance è indipendente dalla normativa HADOPI 2, che colpisce chi condivide le opere protette dal diritto d'autore con sanzioni che possono arrivare sino alla disconnessione da Internet.

«Sorvegliamo in continuazione diverse centinaia di opere audiovisive» - si vantano quelli dell'ALPA - "e abbiamo ricevuto dalla Commissione Nazionale Informatica e Libertà (CNIL) il permesso di estrarre dal nostro database la connessione che ha messo online la maggior parte delle opere protette».

L'associazione puntualizza di non aver nulla a che vedere con le procedure dell'HADOPI ma di essere autorizzata ad avvalersi dei risultati delle indagini messe in opera dalla Trident Media Guardian (TMG).

Vien da chiedersi a questo punto quale sia il marchingegno tecnico/giuridico posto in essere con successo dalla ALPA, anche perché questa ha affermato di non aver richiesto in questo caso i servizi della TMG, che nel 2010 ricevette una "menzione speciale" ai Big Brother Award per «aver fatto quanto di meglio si possa per minacciare la privacy».

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