TomTom: mappe open estremamente pericolose per l'utente

Le mappe aggiornate da volontari sarebbero piene di errori e vittime dei vandali. Ma forse è solo l'ennesimo FUD contro un progetto open.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-06-2012]

tomtom osm

TomTom il popolare produttore di navigatori satellitare, è partito all'attacco del progetto OpenStreetMap.

Per chi non lo conoscesse, ricordiamo che OpenStreetMap mira a costruire una mappa stradale completa dell'interno pianeta grazie ai contributi di volontari: chiunque può contribuire e modificare le mappe, tanto che qualcuno ha definito OpenStreetMap come la Wikipedia delle mappe.

Secondo TomTom, però, affidarsi a un progetto curato soltanto da volontari significa esporsi a potenziali errori, poiché le mappe non sarebbero tanto precise o ricche quanto quelle elaborate dalle aziende.

Pur senza citare direttamente OpenStreetMap, TomTom afferma che in uno studio recente «una famosa mappa open source è stata comparata con una mappa professionale TomTom, e si è visto che la copertura delle strade residenziali è inferiore di un terzo, e la mappa open source è il 16% meno accurata se si considerano gli attributi fondamentali delle mappe, come i nomi delle strade».

Tutto ciò - sostiene l'azienda olandese - è un dato fortemente negativo, perché «gli errori nelle mappe possono essere estremamente pericolosi, soprattutto nel caso di strade a senso unico».

La ricerca cui fa riferimento TomTom senza nominarla pare essere quella pubblicata alla fine del 2011 e relativa alla Germania, e realizzata da Neis Pascal.

Una volta individuata la fonte, OpenStreetMap ha preso in mano i dati e li ha analizzati elaborando una propria risposta alle critiche di TomTom, bollandole sostanzialmente come FUD.

In pratica, TomTom avrebbe riconosciuto OpenStreetMap come una minaccia e, come già accaduto per altri progetti open source in grado di minacciare le aziende, avrebbe iniziato una campagna per screditarlo prima che possa prendere troppo piede.

Non è un mistero, d'altra parte, che realtà come FourSquare e Wikipedia (nella propria app per Android e iOS) abbiano abbandonato soluzioni proprietarie - in quei casi Google Maps - a vantaggio di OpenStreetMap.

E ciò è avvenuto proprio perché, come si legge nella ricerca citata da TomTom, alla fine OpenStreetMap si dimostra una soluzione vincente: pur registrando nel 2011 l'inferiorità del progetto, per quanto riguarda la copertura delle strade, rispetto alle mappe di TomTom, l'autore riteneva già alla fine dell'anno scorso che, considerato il tasso con cui si registrano i progressi, il divario sarebbe stato colmato entro la metà di quest'anno.

Ci vorrà più tempo, invece, perché le indicazioni per la svolta siano a livello di TomTom: tuttavia la ricerca lascia intendere che sia solo una questione di tempo perché anche questo problema venga risolto.

Insomma: TomTom in generale non ha mentito, ma avrebbe ingigantito di proposito una situazione che invece si dimostra nel complesso favorevole alle mappe open.

L'azienda sarebbe invece proprio in malafede quando parla dell'esposizione di OSM al vandalismo: se è vero che ci sono stati alcuni casi, non si tratta degli oltre 100.000 citati da TomTom. Il totale ammonta a soltanto una ventina, e tutti gli errori volontariamente inseriti - peraltro da qualcuno che usava un indirizzo IP appartenente a Google - sono stati prontamente rilevati e corretti dalla comunità.

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