Il link che infetta il Pc senza nemmeno dover cliccare

Basta passare il mouse sul collegamento e un trojan ruba le credenziali bancarie.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-06-2017]

trojan banca link

Una delle basilari raccomandazioni di sicurezza è quella che invita a non cliccare mai su link sospetti.

Come ormai dovrebbe essere noto, la diffusione del malware conta molto sulla collaborazione degli utenti che, cliccando con noncuranza sui link ricevuti via email, spesso finiscono su siti che paiono legittimi ma sono invece soltanto copie truffaldine.

I ricercatori di Trend Micro hanno però scoperto che si sta diffondendo una nuova minaccia, che non richiede nemmeno di fare clic sul link: basta passarvi sopra il puntatore del mouse.

Per questa campagna d'infezioni il veicolo iniziale è sempre l'email: l'utente si trova nella casella di posta un messaggio a tema bancario o finanziario, con una presentazione PowerPoint come allegato.

Aprendo il file si viene accolti da un file sostanzialmente vuoto, a parte un link ipertestuale che dice soltanto Loading... (Caricamento...). Se però si passa il puntatore del mouse sopra il link, allora la trappola scatta.

Quel semplice gesto avvia infatti l'esecuzione di uno script PowerShell, tramite il quale il computer viene infettato da un trojan bancario, che tenta di rubare le credenziali di accesso ai servizi di home banking.

Chi usa le ultime versioni di Office ha una protezione in più: tutti i contenuti provenienti dal web sono aperti in Visualizzazione Protetta e impediscono il download di ulteriore materiale dall'interno del documento, proprio per prevenire eventualità come quella di cui stiamo parlando.

All'utente viene presentata una finestra che chiede se davvero egli intenda acconsentire allo scaricamento, perché potrebbe rappresentare un pericolo (e infatti, in questo caso, si scarica il trojan vero e proprio).

A questo punto, se un utente apre con fiducia una generica email a contenuto finanziario, che contiene una presentazione PowerPoint (mezzo di comunicazione che una banca difficilmente usa nei messaggi per i propri clienti), che a sua volta vuole scaricare qualcos'altro, e poi dà il proprio consenso al download anche se Office s'è premurato di metterlo in guardia dal potenziale pericolo, allora si potrebbe anche dire che - almeno un po' - se l'è andata a cercare.

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