Windows 10 S violato in appena tre ore con le macro di Word

La versione più sicura di Windows è caduta a causa di un vecchio nemico.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-06-2017]

windows 10 s violato

Windows 10 S, la versione di Windows su cui si possono installare soltanto le app provenienti dal Windows Store, è già pubblicizzata da Microsoft come la più sicura di sempre.

Il motivo di tanta sicurezza starebbe proprio nella sua limitazione principale: non potendo installare app provenienti da fonti sconosciute, sarebbe praticamente inattaccabile. Anzi, a Redmond sostengono senza tentennamenti che sia «immune a tutti i ransomware conosciuti».

Forse sarà anche così, ma Matthew Hickey di ZDNet ha scoperto che anche Windows 10 S può essere fatto cadere in appena tre ore, e usando un vecchio nemico di Windows: le macro di Word.

Sono innumerevoli i Pc caduti a seguito di un attacco che usava come vettore proprio una macro di Word, tanto che Microsoft ha a un certo punto dovuto porre serie limitazioni e tanti avvisi che informino l'utente del pericolo che si cela dietro l'apertura di un documento arrivato via Internet e contenente macro.

Eppure, Windows 10 S - la versione di Windows più sicura - è ancora vulnerabile.

Per far cadere la macchina di prova, Hicky ha creato un documento contenente macro che, una volta aperto, permettesse di condurre un attacco del tipo reflective DLL injection; in altre parole, ha aggirato le restrizioni inserendo del codice arbitrario all'interno di un processo autorizzato.

Dato che Word (il processo autorizzato in questione) viene eseguito con i privilegi amministrativi se adoperato da un account offline, ecco che il compito non s'è rivelato difficile.

Per aggirare le protezioni imposte da Microsoft alla gestione delle macro ha scaricato il file di Word da una risorsa condivisa nella rete locale, una posizione che Windows considera sicura (a differenza del web): così ha potuto eseguire la macro, dopo aver dato il proprio assenso alla barra di avviso.

A questo punto ha potuto fare praticamente qualunque cosa. Nella fattispecie, ha scaricato il codice di un exploit da Metasploit e ha così potuto controllare da remoto il computer bersaglio.

E così, previa la solita partecipazione al misfatto da parte dell'utente che non si ferma a leggere gli avvisi o che può essere facilmente convinto a collaborare, un ransomware si può installare anche su Windows 10 S.

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