Telecom, l'inflazione e le tariffe Adsl

Il Presidente dell'Antitrust Giuseppe Tesauro chiede lo scorporo della Rete da Telecom Italia per favorire la concorrenza; Tronchetti Provera risponde di no, affermando che Telecom avrebbe contribuito al raffreddamento dell'inflazione. Chi ha ragione?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-11-2004]

Giuseppe Tesauro è il Presidente dell'Authority per l'Antitrust, in carica fino all'anno prossimo; in una recente audizione al Parlamento sul tema scottante dell'aumento dei prezzi e sui modi per frenarlo, oltre ad aver accusato le banche di caricare troppo i costi dei clienti, ha messo sotto accusa i grandi ex monopolisti di elettricità, gas, telecomunicazioni: bloccherebero la concorrenza in questi mercati, impedendo di fatto una sensibile riduzione dei costi.

Tesauro ha ribadito la propria convinzione, mai condivisa dall'altro responsabile di un'Authority che controlla le Tlc cioè Enzo Cheli, che sarebbe opportuno scorporare la Rete di Telecom Italia per offrire parità di condizioni di accesso a tutti i competitor.

Il Presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera ha subito risposto al responsabile dell'Antitrust, confermando la sua opposizione allo scorporo della Rete e affermando che, in questi anni, Telecom Italia avrebbe contribuito al raffreddamento dell'inflazione, contenendo e abbassando le tariffe.

Peccato che queste affermazioni di Tronchetti Provera stridano con la protesta contro le tariffe Adsl, decisamente più elevate di quelle offerte dalle stesse aziende, Telecom compresa, nella vicina Francia.

Si potrebbero ricordare a Tronchetti due aumenti del canone Telecom Italia in quattro anni, l'aumento consistente dei canoni per l'attivazione di un nuovo impianto telefonico e del trasloco, l'aumento forte dei prezzi di servizi di informazione come il 12, l'aumento di altri servizi telefonici aggiuntivi, l'aumento del costo degli Sms nella telefonia mobile.

Siamo inoltre in presenza di una forte riduzione degli organici per mobilità ed esternalizzazioni, di un peggioramento della qualità del servizio nella riparazione dei guasti, di un dimezzamento della quota di bilancio destinata agli investimenti, di un cosistente ridimensionamento dell'impegno Telecom Italia nel campo della ricerca.

La questione dello scorporo della Rete Telecom Italia tornerà ancora a galla nel dibattito politico italiano: per esempio come si posizioneranno i due poli dello schieramento politico italiano?

La Casa delle Libertà, che dovrebbe essere iperliberista, recepirà questa istanza per favorire la libera concorrenza? Bertinotti che da tempo chiede lo scorporo della Rete Telecom Italia, addirittura per rinazionalizzarla, lo porrà nel suo programma se si candiderà, in alternativa a Prodi, per la leadership dell'Ulivo? E Prodi cosa dirà su questo?

Chi sarà poi il successore di Tesauro? Sarà il Prof. Mario Monti, che la pensa sullo scorporo come Tesauro? Il governo Berlusconi nominerà Monti anche se l'imposizione dello scorporo potrebbe danneggiare l'investimento in Telecom Italia da parte di Fininvest/Mediaset (di cui Fedele Confalonieri parla pubblicamente da tempo e che rumors giornalistici di questi giorni rilanciano come molto probabile)?

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Pier Luigi Tolardo