La pubblicità di Tiscali sfotte troppo!

Secondo le accuse, lo spot farebbe passare per un ritardato chi è costretto a navigare in dial-up.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-01-2005]

L'Associazione Anti Digital Divide si è da poco costituita per ampliare la copertura nazionale della banda larga, per tariffe più giuste e servizi migliori.

L'associazione ha inviato a Tiscali una lettera di protesta per il suo ultimo spot televisivo "Scaricato il concetto" che viene ritenuto offensivo perché "equipara i circa 10 milioni di Italiani costretti a navigare con costose e lente chiamate tramite la rete tradizionale a dei minorati o a dei ritardati".

Per chi vive infatti in zone non raggiunte dall'Adsl, navigare e "scaricare" a 56 Kbit/s non è una scelta ma un grave disagio. Per questo l'associazione chiede a Tiscali di modificare l'impostazione di questa campagna pubblicitaria e di impegnarsi di più in investimenti per ridurre il digital divide.

In caso contrario, sempre Antidigitaldivide.org si riserva di segnalare il caso all'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (che sanziona le pubblicità offensive) e all'Autorità Antitrust (che si occupa della pubblicità ingannevole).

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Pier Luigi Tolardo