Il blogger che spinse tutti i candidati sul Web

Mario Adinolfi presenta il suo libro-manifesto ma intanto ha costretto tutti gli altri candidati a esporsi e battersi sul web.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-09-2007]

Quando Mario Adinolfi ha annunciato la sua candidatura a segretario del Partito Democratico è stato accolto da un coro di voci che lo davano subito perdente in modo schiacciante, che attribuivano la sua discesa in campo a motivazioni di ricerca di visibilità, a smanie di protagonismo e via dicendo.

Una cosa è certa: è lui, Mario Adinolfi, il "vincitore morale" della competizione per leadership del Pd, competizione già vinta in modo schiacciante fin dall'inizio da Veltroni per il sostegno degli apparati di partito che giocano tutto sul sindaco di Roma e per la popolarità indiscussa cumulata in tanti anni di politica.

Qualcuno dirà che la consolazione è magra: sarà. Ma aver costretto Letta, Bindi e lo stesso Veltroni a utilizzare massicciamente la Rete, i blog e le email per fare conoscere il proprio pensiero, mobilitare i sostenitori, raccogliere idee e proposte, selezionare i propri candidati per l'assemblea costituente, come non pensavano di fare e come non avrebbero fatto mai se non ci fosse stato Adinolfi a minacciarli, lui piccolo Davide con la fionda del suo blog, è una vittoria sul piano della comunicazione politica e della sua capacità di rinnovarsi.

No, questi signori candidati non lo avrebbero fatto senza il "fenomeno Adinolfi", una mina vagante che può e vuole rappresentare tanti di quei 28 milioni di italiani che hanno meno di quarant'anni, che non hanno fiducia nei partiti, che preferiscono la Rete ai media tradizionali e che hanno affollato le piazze del sabato del V-Day di Grillo.

Adinolfi, più ancora che con la sua proposta di mutui a tasso zero per la casa per le giovani coppie o sul lavoro precario, proposte che si potrebbero ritrovare in altri candidati o forze politiche, è un'assoluta novità per l'insistenza fortissima, monotematica e instacabile sulla Rete come novità della democrazia.

Adinolfi è un "evangelista" della democrazia elettronica, forse l'unico, insieme a Grillo naturalmente; ma a differenza di Grillo, che ha scelto di lavorare, fuori e contro i partiti, Adinolfi ci vuole lavorare dentro.

Marione sogna un Pd dove trentamila persone, con il proprio Pc, possono obbligare i vertici con una petizione on line a promuovere un referendum on line sul matrimonio gay e ad accettarne le conclusioni, quali esse siano. Per Adinolfi sarebbero da escludere temi troppo condizionabili dall'emotività, tipo le pene per i crimini più violenti, ma per il resto tutto diventerebbe materia di democrazia diretta ed elettronica.

Per questo, vada come vada, la sua candidatura al Pd non esaurirà la sua battaglia che continuerà come un baco dentro il Pd dove porterà la sua "generazione U" che, anche se lui non la definirebbe una corrente, è una delle componenti più dinamiche e con maggiore futuro.

Scheda
Titolo: Generazione U. Storia e idee di un blogger che vuole cambiare l'Italia
Autore: Mario Adinolfi
Editore: Halley
Prezzo: 10 euro

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Pier Luigi Tolardo