Via dal social network chi ha più di 36 anni

Per bandire i i criminali sessuali, Faceparty scaccia tutti coloro che hanno passato il limite d'età.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-05-2008]

Via dal social network chi ha più di 35 anni

La legge inglese che basa l'identificazione dei criminali sessuali sugli indirizzi email da questi stessi forniti alle forze dell'ordine - di cui abbiamo parlato agli inizi di aprile - ha mietuto le prime vittime.

Non si tratta di noti pedofili o pericolosi adescatori; o, meglio, magari sarà stato colpito anche qualcuno di loro, ma solo in quanto facente parte della massa.

Il sito Faceparty ha infatti deciso di eliminare gli account di tutti gli iscritti che abbiano raggiunto o superato i 36 anni di età.

Non potendo verificare gli indirizzi di posta elettronica (perché non si è mai curato di controllare che fossero validi), Faceparty ha deciso che il modo più rapido di rispettare la legge fosse eliminare tutti coloro che possano essere criminali sessuali, vale a dire coloro che hanno più di 35 anni.

"Sappiamo che solo una minoranza degli utenti più vecchi è composta da criminali sessuali, ma dovete capire che non siamo in grado di dire quali", spiegano i gestori del sito.

La mossa - sebbene decisa a seguito dell'invasione da parte di una banda di pedofili, stando a quanto dichiarato - non pare comunque molto astuta. Tanto per cominciare, perché non ci vuole molto a barare sull'età. Poi, perché non è detto che al di sotto dei 36 anni non ci siano predatori sessuali.

D'altra parte, il sito ha voluto mettersi in regola con una legge piuttosto severa: per essere ritenuti legalmente criminali sessuali è sufficiente essere maggiorenni e usare un linguaggio provocante con dei minorenni o mentire in Internet sulla propria età.

Inoltre, Faceparty è un servizio dedicato ai giovani: "Non rientra nei diritti di un cinquantenne" - si legge - "rubare la banda del nostro portale dedicato ai giovani perché non vuole pagare match.com".

In tutto ciò, il Centro per la Protezione dell'Infanzia Online ritiene le misure inadeguate e si augura che presto tutti i siti si dotino di un sistema per segnalare gli abusi, perché "i siti di social networking sono fantastici ma coloro che li gestiscono hanno il dovere di proteggere i bambini".

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