ShellShock, falla critica in Linux e Mac OS X

Mezzo miliardo di dispositivi a rischio.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-09-2014]

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C'è una falla seria in innumerevoli server, computer, router, dispositivi connessi a Internet che permette agli aggressori di agire in modo così  devastante che l'ente statunitense NIST ha assegnato a questa vulnerabilità il massimo grado di gravità: dieci su dieci.

Non c'è da stupirsi, dato che la falla, battezzata ShellShock, consente per esempio di prendere il comando di un server Web non aggiornato semplicemente mandandogli un solo comando via Internet.

Secondo l'esperto Robert Graham di Errata Security, ShellShock è sfruttabile per creare un attacco che si autopropaga: “this thing is clearly wormable”. Una sua scansione ha già trovato alcune migliaia di server vulnerabili, e la BBC parla di mezzo miliardo di dispositivi a rischio.

È già in circolazione il primo malware basato su ShellShock (Virustotal; Kernelmode.info) e Trustedsec ha pubblicato una dimostrazione di come questa falla può essere usata per attaccare un computer o altro dispositivo Linux vulnerabile che si collega a una rete Wi-Fi ostile.

Niente panico, comunque: gli utenti Windows sono totalmente immuni dalla falla, a meno che abbiano installato software come per esempio Cygwin: il problema, infatti, riguarda i dispositivi che usano sistemi operativi “Unix-like”, come per esempio Linux, Mac OS X o iOS.

Al momento i Mac risultano formalmente vulnerabili, ma la falla normalmente non è sfruttabile per attacchi dall'esterno se si usa il Mac come workstation (per chi lo usa come server pubblico è tutta un'altra storia). Inoltre gli antivirus riconoscono già questo genere di malware. Se volete sapere se un sito è vulnerabile, c'è un test innocuo presso Brandonpotter.com.

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È comunque fondamentale aggiornare i dispositivi vulnerabili installando la correzione (e anche la correzione della correzione), che è quasi sempre già disponibile: un'operazione relativamente facile per i computer, ma chi aggiornerà router, webcam, termostati, smart TV, stampanti, NAS e altri dispositivi online? Improvvisamente l'Internet delle Cose non sembra più una bell'idea come prima.

La falla (CVE-2014-6271) risiede in Bash, l'interprete dei comandi di quasi tutti i sistemi operativi Unix e “Unix-like”. Secondo alcune indicazioni, giace indisturbata da circa vent'anni: un fatterello che non mancherà di riaprire il dibattito sui pro e contro dell'open source in termini di sicurezza (sul quale dico subito che la falla è stata scoperta proprio perché il codice sorgente è ispezionabile e che non sappiamo quante altre falle segrete ci sono nel software chiuso). È presente fino alla versione 4.3 inclusa ed è stata resa pubblica da Stephane Chazelas.

Per sapere se un dispositivo che usa Unix o simile (quindi anche un computer Apple) è vulnerabile, provate a digitare in una finestra di terminale questo comando:

env x='() { :;}; echo vulnerabile' bash -c "echo prova"

Se vi compare un messaggio d'errore del tipo

bash: warning: x: ignoring function definition attempt
bash: error importing function definition for 'x'

siete a posto. Se invece compare la parola vulnerabile, siete appunto vulnerabili. Se comunque non vi va di attendere che Apple turi la falla, ci sono delle soluzioni non ufficiali qui.

Maggiori dettagli tecnici sono su The Register, Redhat.com, SlashdotArs Technica, e una delle migliori spiegazioni è quella di Troyhunt.com; in italiano c'è Siamogeek.

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Paolo Attivissimo

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Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 26)

A livello teorico dist-upgrade a differenza del semplice comando upgrade permette di rimuovere ed installare nuove dipendenze (se il pacchette ne necessita ovviamente). A livello pratico con il solo upgrade, se ci sono dipendenze, il sistema vi chiederà se volete installare/rimuovere le dipendenze ed a questo punto darà per voi il... Leggi tutto
30-9-2014 09:09

Una domanda agli esperti dell'argomento Come fare per capire se gli apparecchi non pc linux-based (p.es. router, nas, ecc.) sono vulnerabili?
29-9-2014 22:02

Mint ha un sistema di aggiornamenti particolare, visto che divide in fasce di priorità, ma questo particolare aggiornamento dovrebbe averlo già fatto come ha già fatto anche Ubuntu. Molto probabilmente, il vero problema è che: mi sa che difficilmente otterrai un aggiornamento da parte di Mint: Petra era basata su Ubuntu 13.10, che non è... Leggi tutto
29-9-2014 15:55

@dragonand E' vero, un semplice "upgrade" sarebbe sufficiente per l'aggiornamento del pacchetto "bash". Visto che caiosempronio è abituato a effettuare gli aggiornamenti usando Mint Update, e ricordando che la Mint installata da caiosempronio è una derivata di Ubuntu e che il gestore grafico degli aggiornamenti di... Leggi tutto
29-9-2014 10:26

@caiosempronio Essendo una falla critica, tutte le distribuzioni stanno aggiornando i propri repositories con il pacchetto corretto. Può essere che Mint, per la sua Petra, non abbia ancora provveduto; se è così, lo farà in tempi rapidi, o magari lo ha già fatto. Ripeti l'aggiornamento, controllando in Mint Update che tra i pacchetti che... Leggi tutto
29-9-2014 10:19

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