Ma TubeNinja non si lascia intimorire dalle minacce di azioni legali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-06-2016]
YouTube è uno dei servizi più utilizzati del web, e il più grande sito di video al mondo grazie a oltre un miliardo di utenti.
Per molti è una fonte di intrattenimento, per alcuni è una fonte di guadagno, per altri è diventato il modo principale con cui ascoltare musica. Per i creatori di contenuti e in generale i detentori dei diritti d'autore, è a un tempo una benedizione e una maledizione.
È una benedizione, perché permette di raggiungere un vasto pubblico e anche di monetizzare le visualizzazioni. È una maledizione perché per qualsiasi utente è molto facile scaricare i video che interessano, in barba al copyright e alla pubblicità.
Così YouTube ha di recente iniziato una campagna particolarmente aggressiva verso tutti quei servizi che facilitano il download dei video, inviando loro lettere che minacciano azioni legali qualora non cessino immediatamente l'attività.
Alcuni hanno ceduto e sono scomparsi. Altri, come il popolare TubeNinja, hanno deciso di dare battaglia.
YouTube afferma, nella lettera che ha fatto spedire dai propri avvocati, che TubeNinja viola i Termini di Servizio del sito e delle API che esso mette a disposizione: in base a detti termini è infatti vietato scaricare video che non mettano a disposizione un apposito link diretto per il download.
Pertanto, YouTube chiede a TubeNinja di desistere dalla sua attività. In caso contrario «potrebbero esserci delle conseguenze legali».
TubeNinja non s'è lasciato spaventare dalla velata minaccia e ha risposto che il sito non adopera le API di YouTube: pertanto non ne viola i termini d'uso. Quanto al fatto che gli utenti usino il sito per scaricare video che non forniscono il link diretto, la responsabilità sarebbe degli utenti stessi e non di TubeNinja, il quale si limita a mettere a disposizione uno strumento nella speranza che venga usato in maniera legale.
Una risposta tanto sfacciata deve avere delle solide basi. Nel caso di TubeNinja, le basi stanno nel fatto che, secondo il sito, YouTube non ha davvero intenzione di dar seguito alle proprie minacce.
Dopotutto, servizi analoghi come Savefrom o Keepvid sono in circolazione da anni e nessuno li ha mai fatti chiudere. Inoltre Google stessa ospita, tra i plugin di Chrome, alcune estensioni che permettono di fare esattamente quanto permesso da TubeNinja.
Qualora ciò non bastasse, TubeNinja ricorda anche che già nel 2012 Google si scagliò contro YouTube-mp3 per lo stesso motivo. Eppure, dopo quattro anni, il sito è ancora lì.
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