Schede video, le criptovalute fanno schizzare il prezzo alle stelle

Videogiocatori frustrati dai miner.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-02-2018]

schede video prezzi criptovalute

Se negli ultimi tempi avete pensato di acquistare una scheda video, vi sarete accolti di come i prezzi siano parecchio alti.

Ciò non è dovuto a un'improvvisa passione per i videogiochi o per la grafica di alta qualità: le responsabili sono le criptovalute.

Bitcoin e soci, generando l'illusione che sia possibile diventare ricchissimi praticamente senza fatica (ma pagando la corrente elettrica che serve per far lavorare con il massimo impegno il Pc), richiedono hardware potente perché l'operazione di mining possa essere condotta, e i processori delle schede video sono il tipo di hardware più adatto a meno che non si voglia comprare un apparecchio dedicato.

Così la richiesta per questo tipo di componenti è aumentata di colpo, tanto che i maggiori produttori di Gpu - nVidia e Amd - non riescono a soddisfarla: di qui la relativa scarsità di prodotti disponibili e i prezzi alti.

«La forte domanda proveniente dal mercato delle criptovalute è andata oltre le nostre aspettative» spiega Colette Krees, vicepresidente e Cfo di nVidia, che ha ottenuto ottimi risultati nell'ultimo trimestre fiscale raggiungendo la cifra record di 2,91 miliardi di dollari in ricavi.

Tuttavia, nVidia stessa sa bene che «le criptovalute sono un settore molto instabile» e l'ondata positiva potrebbe arrestarsi già entro un anno, ponendo finalmente fine alla frustrazione dei videogiocatori che non trovano schede decenti a prezzi abbordabili.

Un intero anno di scontento è però un periodo molto lungo, e così nVidia ha iniziato a invitare gli assemblatori a preferire i gamer rispetto ai miner.

Non solo, insieme a Amd sta lavorando per aumentare la produzione, anche se la richiesta "drogata" dalle criptovalute sta ponendo problemi anche nel reperimento dei componenti, in particolare per quanto riguarda le memoria Gddr 5 e Hbm 2.

In ogni caso, la situazione attuale è ancora poco favorevole all'acquisto: sebbene i prezzi siano in una fase fluttuante (spesso in corrispondenza con il fluttuare del valore delle criptovalute), in generale non sembra essere un buon momento per acquistare una scheda grafica, e se non c'è assoluto bisogno è meglio aspettare che il mercato trovi un nuovo equilibrio.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

Eh già, due soli produttori che monopolizzano il mercato non fanno troppa fatica a fare cartello.
14-2-2018 18:46

@Gladiator è proprio quello che dico io, in un vero regime di concorrenza chi riesce a vendere di più abbassa i costi di produzione e quindi i prezzi per poter vendere di più e aumentare ulteriormente i guadagni creando un circolo virtuoso a favore degli utenti. La cosa cambia quando si mettono d'accordo i due grandi produttori..
13-2-2018 19:36

Francamente mi sembra una spiegazione pretestuosa e di comodo per mantenere alti i prezzi... sarà che io penso sempre male... :roll:
13-2-2018 19:07

io penso che una scheda che è stata usata per minare criptovaluta sia giusto che venga acquistata in criptovaluta, il giorno che la bolla sarà scoppiata :twisted:
13-2-2018 10:31

La prima frase è negativa ma sei d'accordo con me. Gli attori del duopolio hanno preferito non aumentare la produzione. Che è il punto che facevo io. Sul downvolt sono d'accordo con te, anzi io credo che le farm, trattandosi di un investimento in cui è vitale il ritorno, hanno una percentuale di schede che muoiono piuttosto bassa. Ma... Leggi tutto
12-2-2018 16:42

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Yasser Arafat, Shimon Peres e Yitzakh Rabin, vincitori nel 1994, sebbene gli accordi di Oslo abbiano avuto effetti molto brevi.
Kofi Annan e le Nazioni Unite, vincitori nel 2001, investigato nel 2004 per il coinvolgimento del figlio in un caso di pagamenti illegali nel programma Oil for Food.
Wangari Muta Maathai, vincitrice nel 2004, convinta che il virus HIV sia stato creato in laboratorio e sfuggito per errore.
Barack Obama, vincitore nel 2009, appena eletto presidente degli USA.

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