Anche la sinistra Ds per una Rete pubblica

Intervista sul caso Telecom Italia ad Alberto Nigra, uno degli esponenti della sinistra Ds critica verso Fassino.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-04-2007]

Alberto Nigra, giovane dirigente torinese dei Ds, insieme a Gavino Angius è l'animatore di una delle due mozioni che si pongono, all'interno del partito di Fassino, a sinistra e contrari allo sbocco nel Partito Democratico. Lo abbiamo intervistato sulla differenza che sembra sempre più evidente fra le posizioni del Premier Prodi e quelle dei Ds rispetto a Telecom Italia e alla possibilità che cada sotto il controllo degli americani di At&T.

ZN:In questo momento anche Fassino chiede, rispetto al caso Telecom Italia, che Telecom resti italiana e la Rete addirittura pubblica mentre il Premier Prodi tace. Come giudica questa differenza?

Alberto Nigra: "Le differenze sono determinate dalla mancanza di una proposta chiara e condivisa sull'argomento, che sarebbe stato meglio immaginare prima dei recenti avvenimenti. E' la differenza che passa dall'avere o non avere una politica industriale. A mio giudizio la rete deve essere pubblica o perlomeno sottoposta a un controllo pubblico, separandola dalla gestione. E' evidente che discuterne ora, in affanno e in presenza delle manovre spregiudicate, ma temo legittime, di Tronchetti, rischia di indebolire il ragionamento."

ZN: Pensa che il Centrosinistra rispetto alla vicenda Telecom Italia abbia qualcosa di cui autocriticarsi?

Nigra: "Assolutamente sì. Il nostro è uno strano Paese. La destra difende i monopoli, la sinistra ha effettuato le privatizzazioni, entrambi non hanno aumentato gli spazi di mercato e di reale concorrenza e fondamentalmente non hanno avuto una politica industriale chiara che guidasse il passaggio dal pubblico al privato. Il consentire ai privati di accedere a settori strategici dell'economia nazionale avrebbe dovuto essere accompagnato dalla reale liberalizzazione dei mercati di riferimento e dallo stimolo, con misure adeguate, alla crescita e all'investimento in ricerca di queste grandi aziende. Forse un occhio di riguardo lo si sarebbe dovuto e si dovrebbe avere verso la creazione di grandi network europei di settore. Si può immaginare una Europa politica senza una forte economia continentale?"

ZN: Come parlamentare della Repubblica ed esponente dell'Unione che iniziative pensa di prendere sul caso Telecom?

Nigra: "Purtroppo per me, in questo momento non sono parlamentare; quindi posso solo battermi nel mio partito per dare la sveglia a chi di dovere affinchè assuma decisioni adeguate senza tanto riguardo alle sensibilità politiche da cui spesso si è condizionati quando si parla di ex monopoli pubblici."

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Pier Luigi Tolardo

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