Orange Stressé, il libro nero di France Telecom

E' da settimane primo in classifica in Francia il libro-inchiesta di Ivan du Roy sulla sindrome da suicidi dei dipendenti dell'azienda.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-10-2009]

orange stresse

Da settimane è tra i libri più venduti Oltralpe: Orange Stressé, sottotitolato Il management attraverso lo stress in France Telecom, scritto dal giornalista Ivan du Roy della prestigiosa Temoinage chrètien e della webzine Basta.

Il libro nero dei suicidi in France Telecom scava in profondità sulla crisi, su cui sono intervenuti anche i vescovi francesi, che hanno parlato di "un'economia contro la vita".

Venticinque suicidi in due anni tra i dipendenti di France Telecom, che sciopereranno ancora il 20 ottobre; l'ultimo caso è di un ingegnere in Bretagna, di pochi giorni fa, mentre due giorni prima ne veniva sventato un altro dai vigili del fuoco.

Le cause stanno in una privatizzazione, fortemente voluta più dalla gauche, dal Partito Socialista al governo con Rocard, che dalla destra, come è successo anche in Italia.

L'azienda ha un fortissimo indebitamento, dovuto a una politica di acquisizioni all'estero dissenatamente costosa. C'è quindi la necessità di ridurre i costi, cacciando il personale più anziano, anche se poi per anziano si intende la media di anni di servizio della gente di France Telecom, cioè 24 anni di anzianità di lavoro.

Anche i call center vengono delocalizzati in Marocco, dove un giovane laureato viene pagato 400 euro al mese contro i 1.400 di un dipendente in Francia.

Questa politica viene portata avanti dai giovani manager rampanti che hanno preso il posto degli ingegneri usciti dal Politecnico, con la loro cultura del servizio pubblico.

Il piano Next viene portato avanti a furia di "Orange Journey", giornate di formazione in cui ai dipendenti viene chiesto di mettersi una bandana arancione, come i colori sociali, per esprimere la propria aggressività.

Ai tecnici che rispondono al "1013", il servizio di assistenza in linea per l'Adsl, vengono imposte chiamate sempre più brevi anche a costo di non soddisfare il cliente e scontrarsi con la sua aggressività.

Ai tecnici che rispondono al telefono vengono imposte delle "script" insensate rispetto agli stessi reclami del cliente: sono cioè delle frasi fatte che, se non vengono pronunciate, possono procurare lettere di richiamo e penalizzazioni sui premi di produttività.

Nel 2007 la Cnil, cioè il Garante per la privacy francese, condanna France Telecom per l'ascolto indiscriminato che i supervisor fanno sulle conversazioni degli operatori nei call center, non soltanto per motivi di formazione (che dovrebbero essere gli unici motivi consentiti).

Per questo motivo i suicidi sono solo la punta dell'iceberg: un'inchiesta, contrastata dalla direzione di France Telecom, rivela che due dipendenti su tre (66%) si sentono "stressati" e il 15% "fortemente stressato".

Il 91% ritiene che la propria professionalità non sia riconosciuta,l'81% non crede nei valori di France Telecom; l'83% non crede che il proprio lavoro abbia un futuro; il 70% non ritiene di essere riuscito nella vita professionale; il 61% si sente nervoso e irritabile, il 51% troppo stanco.

Non a caso la Cfdt, il sindacato francese (affine alla Cisl) che ha sostenuto la riforma dell'azienda, ha perso molti iscritti ed è stato sostituito al secondo posto dopo la Cgt (simile alla Cgil italiana) dal sindacato autonomo Sud. Ma tutti i sindacati sono stati presi in contropiede dall'epidemia dei suicidi e oggi chiedono l'istituzione di un osservatorio permanente sullo stress.

Ivan du Roy ci dà una lezione di giornalismo d'inchiesta applicato al mondo del lavoro, quello che forse non abbonda molto in questo momento in Italia, e che speriamo possa essere presto tradotto anche qui.

Scheda
Titolo: Orange stressé
Sottotitolo: Le management par le stress à France Télécom
Autore: Ivan du Roy
Editore: La Découverte
Prezzo: 15 euro

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Pier Luigi Tolardo