"Google regala un milione di euro", ma è una truffa

Dei criminali sfruttano il nome del più famoso motore di ricerca per estorcere denaro e dati personali a chi abbocca al phishing.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-11-2009]

Google truffa premio milione di euro G data

Recentemente sono stati inviati milioni di email di spam che annunciano un presunto premio in denaro, pari a un milione di euro, correlato all'iniziativa Google Funds 2009.

I criminali tentano in questo modo di convincere i destinatari a compilare un form entro il 2 Dicembre, inserendo vari dati personali in modo tale da attivare il trasferimento di denaro; le informazioni personali dovrebbero poi essere inviate a un certo Reverendo Wilson Paul a un indirizzo che parrebbe affidabile in quanto con dominio gmail.com.

Nel dettaglio, i criminali mandano una e-mail con la falsa notifica di una vittoria nell'ambito dell'iniziativa Google Funds 2009, specificando addirittura che in una determinata città si svolgerà un meeting con tutti i vincitori; sarebbero i 10 fortunati in tutta Europa che dovrebbero ricevere ciascuno un premio in denaro pari a 1.000.000 di euro dalla banca partner ufficiale dell'iniziativa, Barclays.

Difendersi è relativamente facile: come spesso accade il linguaggio e la sintassi di queste mail presentano diversi errori, come se il testo originale fosse in un'altra lingua e tradotto in italiano da un programma; per cercare di fornire un'apparenza di affidabilità i criminali elencano una serie di importanti aziende che sarebbero coinvolte nel programma Google Funds come Microsoft, AOL, Carlsberg, Becks, Mercedes Benz, Coca-Cola, Suisse Credit,Volkswagen, Nokia e Siemens.

G Data, che ha segnalato il caso di phishing, ha provato a contattare i criminali per vedere che cosa sarebbe accaduto: la prima conseguenza è stata la richiesta del versamento di diverse centinaia di euro su di un account Western Union; il denaro sarebbe servito ad attivare l'intero processo per la transazione del denaro.

L'e-mail fraudolenta in questione è stata inviata da un server collocato in Sud Africa e rientra in quello che viene comunemente definita come una truffa "alla nigeriana" (Nigeriam Scam), una sorta di raggiro informatico molto diffuso.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA