Anche la Procura di Novara indaga su Omega

Il governo sembra ormai orientato a commissariare il gruppo Omega, in cui da mesi 10.000 dipendenti lavorano senza ricevere lo stipendio, perché neanche la scadenza del 7 dicembre (che gli stessi amministratori avevano dato per il pagamento di parte degli arretrati) potrà essere rispettata. Le banche stanno addirittura chiedendo ai lavoratori la restituzione della tranche dello stipendio di settembre che era stata erogata a una parte di essi.

Intanto la magistratura comincia a indagare: si muovono quasi simultaneamente la magistratura milanese, attraverso il Pm Greco (lo stesso dello scandalo Parmalat) che ha aperto un fascicolo sulla vicenda ex Eutelia Informatica, che ha sede a Pregnana Milanese, mentre il Procuratore di Novara Saluzzo ne ha aperto uno su Phonemedia, l'altra grande azienda di call center confluita, insieme all'ex Eutelia, nel gruppo Omega.

I 13 call center, sparsi in tutta Italia, dipendevano infatti dalla RAF di Novara, di proprietà dell'imprenditore novarese Fabrizio Cazzago che a luglio l'ha venduta a Omega, dopo essere passato in pochi anni dalla gestione di un negozio di telefonia a un vero e proprio impero dei call center.

Intanto a Novara i lavoratori hanno occupato la sede di Phonemedia ormai allo sbando, con alcuni responsabili operativi che hanno già lasciato l'azienda. Telecom Italia, che era uno dei principali committenti, non ha più rinnovato l'appalto che impiegava circa 170 addetti dei 700 della sede novarese e quasi un migliaio in tutta Italia.