Apple allenta le restrizioni e fa pace con Flash

Gli sviluppatori avranno maggiore libertà nel creare le App per iPhone, iPod e iPad. Riammessa la Creative Suite di Adobe.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-09-2010]

iOS App restrizioni Adobe Flash Creative Suite 5

"Abbiamo ascoltato i nostri sviluppatori, prendendo in considerazione le loro opinioni e il loro feedback", e gli sviluppatori devono essersi arrabbiati davvero molto se Apple ha deciso di tornare sui propri passi e togliere il bando a Flash come strumento di sviluppo per iPhone.

L'ultimo comunicato uscito dall'azienda di Cupertino, da cui proviene la frase iniziale del nostro articolo, è una vera e propria retromarcia dopo mesi di polemiche anche se la tecnologia di Adobe non viene citata esplicitamente: "abbiamo deciso di mitigare" - si legge - "tutte le limitazioni relative agli strumenti di sviluppo usati per creare app iOS, purché tali applicazioni non comportino il download di codice".

In pratica, ciò significa che gli sviluppatori di applicazioni per iOS - e dunque destinate a iPhone, iPad e iPod Touch - sono nuovamente liberi di utilizzare la Adobe Creative Suite per realizzare i propri software, pratica che era stata vietata non molto tempo fa e che aveva suscitato anche le perplessità dell'Unione Europea.

Apple ha dunque riscritto le sezioni 3.3.1, 3.3.2 e 3.3.9 dell'iPhone Developer Program License Agreement, e si prepara ad aiutare gli sviluppatori con un'ulteriore iniziativa: la pubblicazione a breve delle linee guida per la creazione delle applicazioni.

Dovrebbe in tal modo diventare più facile capire i criteri che spingono Apple ad approvare o rifiutare un'App (finora rimasti misteriosi, dato che al rifiuto non seguiva una spiegazione del motivo), e dunque agire di conseguenza.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA