Facebook, vietata l'amicizia tra insegnanti e studenti

In Liguria una scuola media vieta ai docenti di stringere amicizia sul social network con i propri studenti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-12-2011]

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È notevole come poche parole riescano a scatenare tante polemiche.

L'oggetto di discussione è una circolare - diffusa all'interno di una scuola media di Albisola Superiore, comune ligure in provincia di Savona - che recita: «i professori non possono dare l'amicizia su Facebook ai loro studenti».

Le polemiche, naturalmente, sono quelle nate dai commenti di chi trova inopportuno l'intervento del dirigente scolastico e da quelli di chi, invece, ritiene che una linea di demarcazione serva.

Da un lato c'è infatti chi ritiene che Facebook, al pari di altri strumenti, possa risultare utile per migliorare la comunicazione tra docenti e studenti: il social network potrebbe essere usato come supporto alla didattica al di là delle normali ore di lezioni, divenendo quindi un aiuto.

Dall'altro lato, però, c'è da considerare il fatto che chi usa Facebook vi inserisce un po' di tutto circa la propria vita, e una "amicizia", per quanto virtuale, tra insegnanti e discenti rischierebbe di annullare quella distanza educativa necessaria perché l'insegnamento possa avere luogo. L'articolo continua qui sotto.

Gli studenti stessi, intervistati dai quotidiani, sono divisi: una studentessa del primo anno, per esempio, s'è detta sostanzialmente d'accordo con la circolare, perché da un'insegnante si aspetta che questa «insegni in modo che io capisca, che mi interroghi senza essere spietata. Non voglio sapere se è stata mollata dal fidanzato».

Altri giovani temono poi un'invasione da parte degli adulti in quello che considerano "il loro mondo" (dimenticando che Facebook, a meno di gestire correttamente la privacy, è pubblico per definizione), e preferiscono che la scuola resti ben distante.

Il problema, alla fine, più che il mezzo in sé sembra riguardare il modo di utilizzarlo; Facebook stesso, per esempio, propone di suddividere gli amici in liste, in modo da condividere i contenuti solo con determinati contatti, e non indiscriminatamente con tutti.

Se adoperato con attenzione, insomma, il social network può davvero trasformarsi in uno strumento utile, cosa che peraltro non è poi tanto rara: come spiega uno studente del Lazio «la mia classe usa Facebook per fare lezione».

Occorre anche dire, però, che la circolare riguarda una scuola media, dove la maturità degli studenti è certamente inferiore rispetto a quella dei loro colleghi delle superiori, i quali possono apprezzare meglio le possibilità offerte da Facebook.

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