Protesta mondiale online produce dietrofront sulle leggi USA ammazza-Internet.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-01-2012]
Hanno fatto marcia indietro otto dei politici favorevoli ai disegni di legge SOPA e PIPA che minacciavano di paralizzare Internet e la libertà d'espressione in nome della difesa del copyright.
Fra loro ci sono due dei promotori delle leggi stesse (Marco Rubio e Roy Blunt): gli altri sono Orrin Hatch, Ben Cardin, Ben Quayle, Lee Terry, Dennis Ross e Tim Holden. Sei di questi otto sono repubblicani; due sono democratici. La Casa Bianca si è espressa contro "leggi che riducano la libertà d'espressione, aumentino i rischi di sicurezza informatica o minino le fondamenta di un'Internet globale, innovativa e dinamica".
La protesta mondiale di ieri, con l'oscuramento parziale o totale di molti dei principali siti Internet, compreso Google per i visitatori USA, sembra aver incentivato un ripensamento. Non c'è da sorprendersi: i due disegni di legge, che avrebbero reso illegale non solo ospitare link a siti accusati di violare il copyright ma anche soltanto spiegare come si possono raggiungere lo stesso questi siti e citarne l'esistenza nei motori di ricerca, sono assolutamente impopolari fra gli elettori, e i politici sanno che nonostante l'aiuto delle lobby alla fine devono raccogliere voti se vogliono continuare a fare il proprio mestiere.
Il rituale è sempre lo stesso: i legislatori, spinti dagli editori, propongono leggi tecnicamente idiote per contrastare la pirateria. A volte gli elettori insorgono e i politici, timorosi di perdere la poltrona, ritirano le proposte. Altre volte gli elettori fanno gli indifferenti, pensando che tanto troveranno un modo per aggirare le regole, e le proposte entrano in vigore, causando sistematicamente danni inattesi senza fermare neanche per un istante la pirateria (HADOPI francese, decreto Urbani italiano, eccetera). In un modo o nell'altro, questo rituale dimostra che il copyright ha bisogno di una riforma drastica; queste pezze fanno solo danni. Come diceva Douglas Adams, alitare a turno su un hamburger è un pessimo modo per cuocerlo.
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