Antitrust: banca dati dei prezzi alla pompa

Un servizio con i prezzi di tutti i distributori di carburante, per favorire la concorrenza.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-06-2012]

banca dati prezzi carburanti

C'è una legge di tre anni fa - la numero 99 del 27 luglio 2009 - che all'articolo 51 istituisce un servizio di raccolta e pubblicazione dei prezzi praticati da ciascun punto vendita di carburanti.

Sfortunatamente, tale legge non è mai stata applicata, e infatti ancora non esiste un servizio ufficiale che permetta agli automobilisti di conoscere i vari prezzi praticati dai singoli distributori senza dover girare per le città, se si eccettuano quei siti che forniscono l'informazioni basandosi sulle segnalazioni di volontari.

La legge del 2009 prevedeva per i gestori l'obbligo di segnalare i propri prezzi, cosicché fossero immediatamente conosciuti da tutti, nella speranza che ciò fornisse un impulso alla concorrenza: avrebbe dovuto permettere agli automobilisti di trovare facilmente il prezzo più conveniente.

L'argomento è tornato di attualità perché il neonominato presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, ha rilevato la mancata attuazione della legge e deciso di rivolgersi direttamente al Presidente del Consiglio e al Ministro per lo Sviluppo Economico affinché si intervenga in tempi brevi.

«L'autorità» - scrive Pitruzzella - «ha sempre ritenuto la pubblicazione dei prezzi praticati alla pompa per singolo punto vendita un elemento di forte stimolo concorrenziale nel settore della distribuzione carburante»: ecco perché chiede l'istituzione di una banca dati istituzionale.

«La reale percezione della diversificazione dei prezzi sul territorio appare uno dei pochi elementi esogeni in grado di aumentare l'elasticità della domanda e, di conseguenza, ridurre il potere di mercato delle imprese presenti» continua il presidente dell'Antitrust, il quale ritiene che la costituzione della banca dati - una realtà peraltro presente in molti Paesi - possa avvenire senza gravare sulle finanze pubbliche.

Pitruzzella fa riferimento in questo senso sia all'esperienza degli USA - dove esiste il sito Fuel Economy - sia alla possibilità di una «sinergia tra pubblica amministrazione ed imprese private che già svolgono con successo in Italia questo servizio (ancorché basandosi solo sulle segnalazioni fornite in maniera discontinua e volontaria da parte degli automobilisti)».

Infine, l'Antitrust non manca di ricordare come sarà necessario prevedere anche un modo per controllare che i prezzi comunicati dai gestori siano sempre attendibili, magari facendo affidamento sulle segnalazioni dei consumatori stessi.

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