Facebook esce dai Great places to work

Il social network non è più un posto così bello: troppe ore di lavoro rendono i dipendenti stressati.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-08-2012]

Facebook Great place to work

Glassdoor, il portale che rivela come si vive e lavora all'interno delle aziende grazie alle opinioni dei dipendenti, ha pubblicato una nuova edizione della classifica dei migliori posti di lavoro, evidenziando quelle realtà in cui i dipendenti si trovano meglio perché viene loro permesso di conciliare e bilanciare vita privata e ore lavorative e vengono loro offerte diverse comodità.

È interessante notare come tra le prime 25 aziende vi siano ben 12 società che si occupano di tecnologia, compresi alcuni nomi molto noti - come Novell, o Hitachi - ma manchino i maggiori attori di questo settore (Microsoft, Google, Facebook, solo per citare tre nomi).

Il caso di Facebook, poi, è particolarmente interessante: per la prima volta il social network non riesce a situarsi nelle prime 25 posizioni; l'anno scorso era arrivato settimo.

I primi cinque posti sono invece occupati, nell'ordine, da MITRE, North Highland, Agilent Technologies, SAS Institute e CareerBuilder.

Un dipendente di MITRE racconta perché ha dato un voto positivo alla propria azienda: «Il bilanciamento tra vita e lavoro è molto concreto e tutti vengono incoraggiati a prendersi il loro tempo e a tenere sotto controllo le ore passate a lavorare».

La spiegazione del declino di Facebook si può probabilmente trovare proprio facendo ricorso a questo parametro: secondo i dati che Glassdoor pubblicava a marzo, la più grande lamentela dei dipendenti di Facebook è l'eccessivo numero di ore che viene chiesto loro di dedicare al lavoro, una quantità che contribuisce a elevare il livello di stress.

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