Il ministro Carrozza contro la scuola digitale

E' contraria all'introduzione di ore dedicate all'apprendimento della tecnologia digitale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-02-2014]

Maria Chiara Carrozza

In occasione del convegno organizzato dal Garante per la Privacy per celebrare la Giornata europea della protezione dei dati personali, il ministro Maria Chiara Carrozza ha tenuto un lungo intervento nel merito dell'alfa- betizzazione informatica e dell'educazione all'uso della Rete.

Fra le tante tematiche affrontate, è interessante soffermarsi sulle dichiarazioni del ministro relativamente all'integrazione delle tecnologie nella didattica: l'infrastrutturazione digitale delle scuole è infatti una delle priorità politiche contenute nell'atto di indirizzo del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per il corrente anno accademico.

"La tecnologia digitale è un mezzo e tutte le materie devono avvalersene" ha dichiarato il ministro Maria Chiara Carrozza "come fu per il libro stampato sul quale si basò il sistema scolastico dell'Ottocento".

In sostanza, niente ore di "didattica frontale" (cioè tenute da un insegnante di fronte agli studenti) dedicate a una nuova disciplina: la formazione deve essere piuttosto riservata al corpo docente e ai tecnici amministrativi, che dovrebbero acquisire padronanza dello strumento in modo da saper trasmettere all'utenza il corretto funzionamento delle nuove tecnologie.

Secondo il ministro è necessario piuttosto concentrarsi sulla "preparazione a un'etica dell'utilizzo della tecnologia digitale, sia come utenti sia come fornitori dei servizi".

L'approccio del ministro è innegabilmente corretto, dal momento che l'obiettivo preponderante è l'integrazione di infrastrutture digitali all'interno di un sistema sin troppo burocratizzato.

Il dubbio che permane irrisolto è quale possa essere l'impatto, in termini di ritardi o disservizi, in un Paese in cui la scarsissima alfabetizzazione informatica fa sì che il 40% dei problemi dell'utenza siano circoscritti "tra la tastiera e la sedia". Anche l'automobile è un semplice strumento, ma per poter circolare liberamente occorre avere la patente di guida.

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