Smart working in Italia, adesso c'è la legge

Il Senato ha approvato la norma che distingue il ''lavoro agile'' dal telelavoro.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-05-2017]

smart working

Lo smart working è legge. Il Senato ha dato l'approvazione definitiva che regola nel nostro Paese il cosiddetto "lavoro agile".

In altre parole, si tratta della possibilità di prestare la propria opera in modo flessibile. Con lo smart working un lavoratore dipendente può lavorare dovunque: in parte in edifici aziendali, in parte in casa propria o in movimento, su mezzi pubblici e privati.

È sempre online grazie a Pc, notebook, tablet o smartphone messi a disposizione dallo stesso datore di lavoro, che deve essere responsabile della sicurezza per la salute del lavoratore che li usa.

Lo smart working è diverso dal telelavoro. La differenza sta nella maggiore flessibilità di tempo e spazio per la prestazione lavorativa: mentre il telelavoro rimane lo svolgimento a domicilio di una prestazione lavorativa online che potrebbe essere, e magari è stata, svolta in una sede aziendale, lo smart working è un telelavoro "mobile", senza troppe rigide scansioni che separino il tempo passato lavorando da quello passato non lavorando.

Considerata la situazione potenzialmente caotica che ciò può generare, la legge rimanda alla contrattazione collettiva aziende-sindacati per la definizione dei tempi settimanali e quotidiani, e soprattutto introduce un inedito "diritto alla disconnessione" per evitare che il lavoratore sia sempre online e sempre sfruttato, senza poter più godere di alcun riposo notturno o festivo.

Al lavoratore smart però si deve applicare soltanto il contratto nazionale della sua categoria: non può essere applicato il contratto aziendale che si applica ai telelavoratori, per i quali non ci devono essere differenze di trattamento con i loro colleghi in sede di analogo livello e mansione.

A questo punto si apre una fase interessante: ora si tratta infatti di vedere,in pratica, a quali e quanti lavoratori "mobili" italiani si riuscirà ad applicare la nuova legge.

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Pier Luigi Tolardo