Il Wi-Fi che ci dice se stiamo sognando

Aiuterà a risolvere i disturbi del sonno.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-08-2017]

wifi sonno

Negli anni, la tecnologia Wi-Fi è stata usata non soltanto per il suo scopo originario, ossia realizzare connessioni di rete senza l'uso di cavi.

Per esempio, oggi sappiamo che il Wi-Fi permette di vedere attraverso i muri o seguire i movimenti di una persona, ed è stato anche adoperato per monitorare il battito cardiaco e il respiro di bambini addormentati.

Ispirandosi a questi lavori, un gruppo di ricercatori del Mit ha ideato una nuova applicazione: usare il Wi-Fi per distinguere le varie fasi del sonno.

Gli scienziati hanno realizzato un apparecchio grande all'incirca quanto un laptop che emette un segnale a radiofrequenza a bassa potenza e, analizzando la frequenza delle onde riflesse, stabilisce se il soggetto si trovi in una fase di sonno leggero oppure di sonno profondo, o se sia in fase Rem, quella associata ai sogni.

Messo alla prova su 25 volontari, il dispositivo ha dimostrato di possedere un'efficacia dell'80%, paragonabile a quella ottenuta con l'elettroencefalogramma: è in grado di eliminare dai dati considerati i movimenti involontari e il rumore di fondo, concentrandosi soltanto sul battito cardiaco e sul ritmo respiratorio.

Tutto ciò può avere un'interessante applicazione pratica: permette infatti di studiare i disturbi del sonno con apparecchiature molto meno invasive di quelle attuali.

«Il nostro apparecchio» - illustra Dina Katabi, capo dei ricercatori - «consente non soltanto di rimuovere tutti i sensori che si fanno indossare al soggetto, migliorando così l'esperienza e permettendo di compierla a domicilio, ma rende anche più semplice il lavoro del dottore e dello specialista di tecnologia del sonno: non devono più setacciare tutti i dati e analizzarli manualmente».

I ricercatori ritengono in particolare che la loro invenzione possa essere utile nello studio dei disturbi del sonno nei malati di Parkinson, una malattia associata proprio a problemi nel riposo notturno. Ma il campo può essere molto più ampio.

«Immaginate se il vostro router Wi-Fi fosse in grado di capire quando state sognando e di capire se avete avuto abbastanza fasi di sonno profondo, necessarie per il consolidamento della memoria» racconta ancora la dottoressa Katabi.

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