Le verità nascoste del digitale terrestre

L'Associazione Adiconsum chiede all'Authority più trasparenza nell'informazione ai consumatori sul digitale terrestre: decoder, copertura, impianto di ricezione.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-03-2004]

L'Adiconsum è una delle maggiori associazioni di difesa dei consumatori del nostro Paese.

L'Adiconsum ha scritto una lettera all'Authority per le Comunicazioni nella quale esprime tutte le sue riserve circa il modo in cui, in questo momento, l'opinione pubblica viene informata sulla tv digitale terrestre (è già partita la campagna promozionale favorita dal bonus per l'acquisto dei decoder che il Governo ha voluto introdurre per incentivare la diffusione).

Adiconsum nella lettera dice: "Tutti i messaggi pubblicitari diffusi sia in televisione sia sulla carta stampata non informano circa l'attuale fase sperimentale in corso, facendo credere che la televisione digitale terrestre sia già una realtà operante in modo ottimale e che la decisione di utilizzarla al meglio dipenda solo dalla volontà del consumatore di dotarsi o meno del ricevitore, invece l'utente ha diritto di sapere che siamo in una fase sperimentale, per evitare la forte delusione di collegare il decoder digitale terrestre alla propria antenna e poi accorgersi di non poter vedere nulla o di avere dei doppioni dei programmi già in uso".

Il primo problema sollevato, concretamente, è quello della diversità del ricevitore. La legge stessa che regolamenta l'incentivo stabilisce che il decoder deve essere dotato di canale di ritorno tramite rete di telecomunicazione e di software per la gestione dell'interattività.

Non tutti i decoder infatti permettono di interagire con le emittenti, e non potendo l'acquirente sperimentare le applicazioni interattive perché non esistono quasi per niente (servizi municipali on line, ecc.) è necessario che l'Authority imponga delle informative corrette che precisino se il decoder è per la sola visione dei canali o anche per l'interattività.

Occorre anche che i rivenditori chiariscano all'acquirente che il sistema non sarà totalmente gratuito per l'interattività perché prevederà i costi di collegamento alla rete telefonica fissa o in banda larga.

Bisogna poi, cosa indispensabile, che all'interno delle attività commerciali dove viene venduto il decoder sia presente la mappa di copertura del segnale. A differenza dell'attuale sistema analogico che permette di vedere male, con il digitale o si vede o non si vede.

Diventa quindi necessario che i clienti possano conoscere se nella zona in cui abitano la qualità del segnale sia sufficiente a raggiungere la soglia necessaria per attivare la ricerca automatica dei servizi digitali, presente nel decoder.

Anche l'impianto di ricezione vecchio o mal predisposto può impedire la ricezione del digitale. Perché se chi ha acquistato un decoder digitale abita da solo se ha dei problemi può chiamare un antennista ma se abita in un condominio dovrà convincere gli altri condomini ma intanto il decoder non serve a niente.

Prima di acquistare il decoder sarebbe, quindi, sempre bene far effettuare una verifica tecnica dell'impianto di ricezione da un installatore d'antenna abilitato secondo la legge.

Secondo l'Adiconsum nel caso al cliente non venissero fornite dal rivenditore sufficienti informazioni sul tipo di decoder, sulle verifiche all'impianto di ricezione, sulla copertura della zona, si può richiedere la sostituzione del decoder o la restituzione di quanto pagato.

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Pier Luigi Tolardo