Costanzo e le attese di Telecom Italia

Un disco con la voce di Maurizio Costanzo chiederà ai clienti di pazientare se c'è attesa al 187 e al 12.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-04-2004]

Maurizio Costanzo ''Show''

Quante volte ci è capitato di attendere parecchi minuti, con la cornetta o il telefonino in mano, in attesa che ci risponda un operatore dopo aver chiamato numeri della Telecom Italia come il 12, il 187, il 119?

Bene, consoliamoci, perché in futuro ci capiterà ancora ma non saremo più soli perché saremo in compagnia di Maurizio Costanzo (Show), oppure di sua moglie Maria De Filippi, che ci chiederà con il suo inconfondibile accento romanesco di avere pazienza e di aspettare un po', invece di ascoltare la solita convenzionale e suadente voce preregistrata , senza inflessioni dialettali, dell'attuale disco.

Con questa scelta Telecom Italia consolida l'assoluta egemonia di Costanzo sulla società italiana: infatti già oggi Maurizio Costanzo domina la seconda serata degli italiani, e così la domenica di Canale 5, mentre la prima serata e il sabato pomeriggio sono dominati dalla moglie Maria e dai suoi amici.

Parecchi milioni di italiani pendono dalle sue labbra, in un primato dell'audience irrangiunbile; ma molti diranno che è un fatto di libertà, che sono gli italiani che, liberamente (ma che altre alternative avrebbero? forse fare figli) con il telecomando lo scelgono. Peccato che chiamare il 12 o il 187 o il 119 per avere un numero, segnalare un guasto, avere delle informazioni sulla bolletta, per molti italiani sia una necessità ineludibile e non un modo per passare il tempo libero.

Quella di Costanzo sta diventando una vera e propria dittatura: tutti devono leggere i libri che consiglia, vedere i film che vede lui, adorare i beniamini che lui lancia, indipendentemente se hanno del talento o meno. A lui si rivolgono Berlusconi, prima di fondare Forza Italia, o D'Alema per cercare di battere Forza Italia.

Oggi dobbiamo anche ascoltare la sua voce, e nussuno ha il coraggio di dire niente. Gli unici che abbiano osato sfidare Costanzo sono stati Federico Fellini con il suo Ginger e Fred, feroce satira del talk show all'italiana e Luca Doninelli, uno scrittore non di sinistra ma, addirittura, ciellino che con il suo bel romanzo intitolato "Talk show" mette alla berlina Costanzo: per questo si è guadagnato l'ostracismo di librai e critici, timorosi di dispiacere a Costanzo e al suo potente editore, promuovendo un libro bello e vero.

Sarebbe interessante sapere quanto percepiranno Costanzo e la moglie per poche frasi dette male, registrate in un'ora. Un milione di euro? Mettiamoli a confonto con i 15 mila euro all'anno di un operatore di call center Telecom Italia che lavora 38 ore e 10', per 5 giorni alla settimana, Natale e Pasqua compresi; oppure, peggio, confrontiamoli con i 6 euro all'ora di un co.co.co. dei call center in outsourcing che lavorano in Telecom Italia, che poi devono subire le ire di chi ha ascoltato la voce di Maurizio Costanzo (Show).

Costanzo, con tutte le baggianate di cui ha trattato in questi anni, non ha mai dedicato un minuto di tempo ai problemi degli uomini e delle donne dei call center. Certo, il compenso verrà devoluto ad associazioni massimamente meritevoli come il Gruppo Abele e la Lega del Filo d'Oro; ma forse anche gli utenti avrebbero preferito più qualità nei servizi e una beneficenza meno esibizionistica.

Comunque, niente rancori: a Costanzo e a Tronchetti Provera, che ha scelto personalmente Costanzo per questo lavoro, dico: "Buona camicia a tutti!"

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Pier Luigi Tolardo