Sciopero dei cellulari

L'Intesa dei Consumatori proclama uno sciopero delle telefonate da cellulare per protestare contro le tariffe troppo alte.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-07-2004]

Dopo i molti scioperi degli operatori dei call center dei gestori di telefonia mobile, arriva anche lo sciopero degli utenti dei telefonini. Lo proclama l'Intesa dei Consumatori, che è il coordinamento tra le maggiori associazioni dei consumatori italiane: Adoc, Adusbef, Federconsumatori e Codacons.

Lo sciopero è stato proclamato per due ore, dalle 12 alle 14 di giovedì 15 luglio. Non si tratta però di un'idea completamente originale: infatti in Francia nei mesi scorsi c'è stato uno sciopero degli Sms che ha convinto il governo ad abbassare il prezzo dei messaggini ed è della settimana scorsa la notizia di uno sciopero contro le tariffe troppo alte degli utenti dei telefonini libanesi.

Le motivazioni che spingono allo sciopero, certamente più un fatto simbolico e politico che una minaccia reale ai profitti delle compagnie di telefonia mobile(le chiamate si concentreranno maggiormente in altre ore) sono i prezzi.

Secondo l'Intesa dei Consumatori, ogni cittadino italiano spende in media quattro o cinque euro al giorno con il telefonino; di questi, solo una quota di circa un euro e mezzo / due euro è di telefonate reali, mentre il resto viene mangiato dallo scatto alla risposta, dagli arrotondamenti, dalle cadute di linea, dalle richiamate ad altri utenti che non erano raggiungibili con Sms di avviso, e via dicendo.

C'è molto di vero nelle affermazioni dei rappresentanti dei consumatori: lo dimostrano gli stessi gestori con le loro promozioni per l'estate 2004. Quando il più grande gestore mobile italiano offre a prezzi stacciati una Tim Summer card (che consente telefonate verso mobili Tim per 100 minuti, 300 minuti verso telefoni fissi, 400 Sms verso tutti i gestori, tutto in un mese) ci si rende conto che, nel resto dell'anno, le tariffe ordinarie sono quasi al limite del furto.

Troppo presi dalle loro beghe, o per complicità con le potenti e ricche aziende di telefonia mobile, anche i politici italiani sono stati troppo indifferenti a questi consumi di massa e alla loro incidenza sul costo della vita; anche perché deputati, senatori ma anche molti amministratori locali, di tutti i partiti, dispongono di telefonini di servizio con traffico a carico di tutti noi.

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Pier Luigi Tolardo